
Passa di mano la gestione dei campi sportivi a Vicchio. Nei giorni scorsi, infatti, sono state aperte le buste con le offerte e la conduzione degli impianti è stata affidata alla neonata A.S.D. Sandro Vignini, che ha 'spodestato' la U.S. Vicchio. E la società esclusa, che per anni ha gestito gli impianti, annuncia ricorso al Tar contro un bando che giudica, senza mezzi termini, illegittimo. La notizia è stata riportata nei giorni scorsi dal quotidiano La Nazione sulla pagina del Mugello. Vi si legge che il bando riguardava sia i campi sportivi (andati, come detto, alla U. S. Vicchio) che il palazzetto dello sport locale (rimasto in gestione alla Mugello Volley). Ma la polemica, come detto, è scoppiata intorno ai campi da calcio. Con una stagione di polemiche tra le due società. Ma che succederà ora? “Le due società – spiega su La Nazione il sindaco, Roberto Izzo – dovranno forzatamente convivere. Si tratta di una condizione espressamente prevista nel bando che il vincitore dovesse assicurare agli altri l’accesso agli impianti. Vedranno i protagonisti in che modo e secondo quali orari organizzarsi”. Ma Graziano del Rio, presidente della U.S. Vicchio, non usa mezzi termini ed annuncia, come detto, ricorso al Tar contro un bando che giudica, testuali parole, come illegittimo. La guerra, insomma, lungi dall’essere finita appare appena iniziata. Il bando riguardava il campo Luca Bartolozzi ed il Simone Margheri, entrambi con tribune e spogliatoi. La selezione, si leggeva nel bando, era volta ad individuare un soggetto in grado di promuovere lo sport per tutti, attività formative per i bambini e per le scuole; ed anche attività ricreative e sportive per anziani. Tutte caratteristiche, insomma, volte a mettere l’accento più sulla valenza sociale che su quella agonistica. Un dato che, di fatto, può aver giocato in favore della nuova società.