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Vicchio. Officina 19 risponde al sindaco che li aveva accusati di metodi stalinisti

Ancora un intervento nella lunga coda di acceso dibattito politico a Vicchio

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Officina Vicchio 19 Officina Vicchio 19 © N.c.
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La nota di Offina 19:

Per l’ennesima volta il primo cittadino ha sentito il bisogno di attaccare la nostra lista civica e gruppo consiliare.

Ci preme rispondere alla veemente e nervosa nota scritta del nostro sindaco per smontare una dopo l’altra le ridicole accuse che ci ha rivolto.

-Iniziamo dal punto sulla solidarietà. 

 

Premesso che abbiamo addirittura ideato e promosso insieme agli stessi consiglieri di  maggioranza una raccolta fondi da destinare al banco alimentare in pieno primo lockdown (forse è mancata la comunicazione con i suoi o forse si è dimenticato), ancora prima avevamo (per quanto le NOSTRE disponibilità lo permettessero) fatto una sottoscrizione interna (non gestito fondi ministeriali o regionali) e destinato fondi per l’acquisto di materiale scolastico da destinare alle famiglie in difficoltà, anche temporanea, che ne avessero fatto richiesta.

Tra l’altro abbiamo optato per non chiedere niente all’amministrazione. In realtà una cosa l’avevamo chiesta, lo confessiamo: di poter pubblicare la locandina con i contatti per richiedere il materiale su un sito spesso usato per comunicazioni e promozione di attività anche dell’amministrazione. Ci hanno risposto che non era possibile accettare tale richiesta poiché il sito era di natura privata, pertanto non a disposizione di tutti. Peccato, perché forse qualcuno in più lo potevamo contattare.

L’accusa di mancate telefonate che (secondo quale consuetudine non si sa) avremmo dovuto fare e  che non abbiamo fatto al sindaco per chiedere se aveva bisogno di qualcosa si commenta da sola. A proposito di telefonate, il ricordo vola subito all’appello al voto per le regionali fatto in pieno silenzio elettorale, a urne aperte, fatto perché la legge sul silenzio elettorale non disciplina i social (forse all’epoca non c’erano?) secondo la versione ufficiale; secondo noi perché si ignora la procedura, ci si comporta come se si fosse al di sopra di tali norme con atteggiamenti che si possono definire scorretti e arroganti. 

Uno dei compiti di una forza di opposizione seria, rispettabile e costruttiva è quello di vigilare, e dialogare con le altre forze del consiglio per trovare punti di contatto, mediazioni per portare avanti progetti a beneficio del Paese tutto.

Tuttavia, questo dialogo passa inosservato al sindaco.

Eppure abbiamo spesso collaborato con il gruppo di maggioranza e partecipato a iniziative alle quali crediamo. Puliamo Vicchio, per esempio, ci ha visti impegnati fin dalla prima occasione. Ci siamo dati da fare appena interpellati per portare le mascherine a casa della popolazione. Abbiamo presieduto insieme alla presidente del consiglio comunale, al consigliere Tagliaferri e al consigliere Cioni il banchino per la raccolta firme per la legge Stazzema, a proposito vorremmo fare i ringraziamenti ai sopra citati per tutto quel che hanno fatto e una piccola considerazione: durante quei banchini sotto le logge una persona non è venuta  a autenticare le firme… indovinate chi? Vi diamo un indizio: (quando se lo ricorda, vedi 25 aprile scorso) indossa la fascia tricolore. Sempre per citare il dialogo con le altre forze abbiamo fatto la raccolta per il banco alimentare, abbiamo visto differenze superate per ottenere l’approvazione di mozioni alle quali credevamo molto. Su nostra proposta sono stati aperti tavoli per la riapertura delle scuole in settembre. Insomma, il consiglio funziona e lavora! Ma il primo cittadino dove vive? Possibile che non se ne sia mai accorto? Ma davvero allora il potere è così lontano dalla parte più popolare? 

Il sindaco non ha dunque una grande considerazione del Consiglio Comunale, anzi, per lo stesso, sembra essere un “male necessario”, un’appendice (rallentatrice) della giunta, una sorta di elemento folcloristico che dovrebbe esclusivamente ratificare le delibere senza far perdere tempo.

L’invettiva di Carlà si fa di difficile lettura quando prima sentenzia che la nostra politica non interessa alla gente (dunque solo una perdita di tempo e spiacevole a leggersi, vecchio stile) poi conclude dichiarando che “sulla politica amministrativa continueremo a confrontarci con tutti, amici ed avversari”…curiosa questa contraddizione, non si capisce quale dei due pensieri voglia seguire.

Veniamo accusati inoltre di essere portatori di livore con una politica del fango di stampo stalinista…

 

qui è difficile rispondere. Difficile perché son parole talmente prive di fondamento che lasciano a bocca aperta. Accentrare il potere, chiudere verso l’esterno e assenza di dialogo con gli omologhi di altri paesi; delegittimare l’opposizione democratica vissuta come un problema, chiusura alle proposte e visioni altrui, uso esclusivo dei mezzi di comunicazione. Queste sono alcune delle (tristi) peculiarità dello stalinismo. Chiediamo a voi se questo ricorda il modo di qualcuno di fare politica… decisamente non  il nostro.

L'attacco sconclusionato sul Campo di Marte è uno dei più vili e facilmente controvertibili.

 

Nonostante avesse richiesto, per tempo, di poter unirsi alla delegazione comunale e il susseguente diniego, il consigliere Salsetta si è recato privatamente a Firenze, presenziando come privato cittadino a un appuntamento importante per la nostra comunità a cui ha sempre partecipato.

Il cerimoniale, ovviamente, era in forma ridotta vista la situazione pandemica.

Niente scuole, niente coro, pochi interventi prestabiliti, tra questi solo le autorità e il rappresentante dell'ANPI Vicchio.

L'intervento del consigliere non era previsto, ma crediamo sia palese che non stia in questo l'importanza della presenza.

Difatti, anche la presidente del Consiglio Comunale, il capogruppo della maggioranza e un'altra consigliera di maggioranza erano presenti, cosa che abbiamo peraltro apprezzato.

Sono per caso intervenuti al microfono?

Ovviamente no.

Per questo la loro presenza è stata meno significativa?

Anche qui, no.

Il sindaco, implicitamente, definisce "scialbi" anche i suoi consiglieri, noi invece li difendiamo e li ringraziamo per la presenza.

Allo stesso tempo ci auspichiamo che il prossimo anno il Sindaco si prepari un discorso degno del rispetto che dobbiamo ai martiri, senza leggere dallo schermo di un cellulare come si leggerebbe una pagina di Wikipedia.

-Tornando a parlare del progetto del cammino che tanto ha alterato la pazienza e la serenità del nostro sindaco, quello che dovevamo dire l’abbiamo detto in modo chiaro, senza termini offensivi e con la più totale tranquillità.

Vogliamo sentitamente ringraziare tutte le persone che hanno speso una parola di solidarietà nei nostri confronti per il tentativo decisamente non condivisibile, non signorile e a nostro avviso non corretto, di mettere a tacere l’opposizione attraverso annunci di azioni legali nei suoi confronti.

 

A tutti voi grazie, dal profondo del cuore.

Per concludere, vogliamo precisare che l’attacco intimidatorio al consigliere Salsetta è vigliacco e scorretto. Quando esce una nota, un post, un commento non è il consigliere o il capogruppo che parla ma è l’intera lista, fatta di donne e uomini che dedicano il proprio tempo a far tornare un po’ di luce in questa notte paesana.

 

Questa è la situazione che da quasi due anni ci troviamo a vivere. Una situazione che ci mette alla prova ma che ci spinge a non mollare di un solo centimetro. Non un passo indietro!

Dopo il buio della notte c’è sempre una nuova alba, certo che tre anni sono lunghi ma noi saremo ancora sul campo perché Vicchio si merita di meglio.

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