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"Vigilanza privata alle Cascine: perché lì sì e agli Uffizi no?"

Se lo chiedono Palagi e Bundu (SPC). "Perché il Sindaco si dice contrario agli Uffizi, se poi utilizza queste soluzioni?"

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Bundu e Palagi Bundu e Palagi © OkNews24
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Le recenti proposte del Comune di Firenze in merito alla gestione della sicurezza all'interno delle Cascine, un importante polmone verde della città, hanno sollevato interrogativi e riflessioni da parte di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune. A seguire le dichiarazioni integrali in merito alla vicenda:

"È vero che il Comune di Firenze starebbe cercando sul mercato privato soluzioni di supporto alla gestione delle Cascine? Sarebbero sei persone, da settembre a febbraio, che per cinque ore al giorno dovrebbero supportare la Polizia Municipale.
Si allarga quanto sperimentato per la gestione della movida in area UNESCO alle note situazioni presenti nell'area verde? Anche perché anche in piazza della Stazione di Santa Maria Novella sarebbe già avvenuto lo stesso, stante a una delibera di luglio 2023.
Abbiamo certezza che sia un buon modo per gestire la sicurezza in città? Non sarebbe meglio ragionare su come organizzare la Polizia Municipale sul territorio e permetterle di lavorare senza inseguire le necessità comunicative estemporanee della politica?

Sempre dando un occhio agli atti recenti si aggiungono delle ronde notturne per alcune scuole dell'infanzia comunale, sempre affidate a una realtà privata.
Conosciamo il personale dei servizi fiduciari e della vigilanza privata. Dall’inizio della consiliatura abbiamo ottenuto prese di posizioni chiare a loro sostegno, come lavoratori e lavoratrici, viste le condizioni in cui si ritrovano (e il lungo periodo in cui è mancato il rinnovo del contratto collettivo nazionale).
Ci stupisce però che il Sindaco attacchi il Direttore degli Uffizi per un'idea che la Giunta sta moltiplicando in tutta la città. Ora anche alle Cascine. Quindi se lo propone Schimdt no, ma se lo propone Nardella sì?

Pensare che basti spendere soldi alla voce "sicurezza" non risolverà i problemi. Serve una visione complessiva di socialità e di come si sta sul territorio, anche fuori dalle dimensioni di mercato e di profitto.
Non si può chiedere alle società private di sostituirsi a una competenza pubblica. Nell'interrogazione che depositeremo chiederemo inoltre se vale il principio del massimo ribasso. Di fronte a una richiesta del Comune, vince chi "costa meno", con il rischio che questo si traduca in peggiori condizioni proprio per il personale che poi deve presidiare il territorio?". 

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