Faccio ammenda, quando uscirono fuori dal talent della Clerici, tre ragazzini che cantavano e si atteggiavano a grandi mi rimasero un po' sulle scatole, poi sono diventati grandi e ieri sera al parco di Pratolino, ho scoperto che sono diventati “Grandi” non solo d’età e, quello che avevo deciso di andare a vedere più per “dovere di cronaca” che per piacere, si è trasformato in un evento veramente straordinario.
Sul palco del Musart Festival “Tutti Per Uno – Capolavoro” il tour dei 15 anni di attività de “Il Volo” il trio italiano più famoso al mondo che è stato accolto dagli applausi di una folla oceanica che aveva raggiunto il parco di Villa Demidoff con ogni mezzo messo a disposizione dagli organizzatori.
Aprono in trio, poi un pezzo a testa da solisti: Ignazio Boschetto canta e fa accapponare la pelle a tutti con “Almeno tu nell’universo”, Gianluca Ginoble “Can’t Help Falling in Love” e Piero Barone “E lucean le stelle” e da quel momento è un susseguirsi di emozioni ed applausi con una scaletta volutamente ruffiana che, o prima o dopo riesce a trascinarti nel vortice di note, che tu sia amante dell’opera o della musica leggera.
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Cantano “Se telefonando” “Capolavoro” (il brano presentato all’ultimo Sanremo) “Miserere” “Il mare, impetuoso al tramonto...” Poi uno dei brani del nuovo album, la bellissima “Succede” e ancora un omaggio a Morricone con la colonna sonora di “Nuovo cinema paradiso” che loro hanno trasformato in “Se” e dal nuovo disco “Il mondo all’incontrario”.
Chiedono di accendere le torce dei cellulari e cantano “Hallelujah” mentre il parco si trasforma in un meraviglioso tappeto di luci bianche. Poi ancora Morricone con “Here's to you” che Gianluca Ginoble scende a cantare in platea, l’immancabile “Caruso” ed un’interpretazione da brividi di Piero Barone di “Who Wants to Live Forever” e in trio (e tutto il pubblico che canta) con “Il mondo”.
Finale inevitabile con “Grande amore” di questo concerto bellissimo, pieno di emozioni, grande musica e tre grandissime voci che hanno fatto capire a tutti che, quei tre ragazzini sono diventati grandi anzi grandissimi e a me che a volte essere un po' prevenuti è sbagliato e che, non è facile cambiare idea, ma fortunatamente, qualche volta “Succede”!