La notte fra il 3 e il 4 di agosto del 1944 aveva aperto in Firenze una ferita che non si sarebbe rimarginata molto presto; la distruzione dei ponti (tutti tranne Ponte Vecchio), per mano dei nazifascisti, aveva prostrato una città già fortemente provata da anni di conflitto mondiale. L’immediato dopoguerra, carico di una legittima voglia di ricostruzione, imponeva come strategia prioritaria, la ricostruzione del Ponte San Niccolò come collegamento tra le zone di piazza Ferrucci, piazza Beccaria e le direttrici verso Siena e Arezzo.
Nel 1948, su progetto dell’Architetto Morandi, fu iniziata la costruzione del un nuovo ponte, dalla sua struttura slanciata che ben s’integrava nel contesto cittadino, i cui lavori si conclusero appena un anno dopo.
La storia del ponte inizia, però, molto prima, già nel 1317 era prevista la costruzione di questo collegamento, ma il ponte, iniziato, non fu mai completato a causa dell’alluvione del 1333.
Fu costruito poi solamente nel 1837, con il nome di Ponte San Ferdinando, ma la sua vita fu breve perché anch’esso travolto dall’alluvione, quella del 1844.
Ricostruito nel 1853, prese il nome definitivo di Ponte San Niccolò.
26 maggio 1949 riapre il primo ponte ricostruito a Firennze nel dopoguerra, il Ponte San Niccolò
Nel 1948, su progetto dell’Architetto Morandi, fu iniziata la costruzione del un nuovo ponte, dalla sua struttura slanciata che ben s’integrava...
dom 26 maggio- 179