Intrigante, scandaloso, affascinante e oltre ogni etichetta: il legame tra Bianca e Francesco sconvolse le corti europee di fine Cinquecento, accendendo polemiche e pettegolezzi, tra intrighi e colpi di scena che ancora oggi, dopo ben cinque secoli, appassionano e coinvolgono.
Lui, primo figlio maschio di Cosimo I de Medici, amante dell'alchimia e poco incline all'amministrazione dello Stato ereditato dal padre, eccelle nelle arti ma non nella politica; lei, dama veneziana affascinante e intelligente, getta scompiglio nelle abitudini della corte fiorentina, alimentando veleni e chiacchiericci.
Destinati a incontrarsi, dettero vita a una delle storie amorose tra le più intriganti della Storia.
Per Francesco fu un colpo di fulmine: donò a Bianca varie proprietà, tra cui il palazzo di Via Maggio, noto oggi come il Palazzo "Bianca Cappello", il luogo dei loro incontri segreti.
Amanti prima e sposi in seconde nozze poi, dopo la morte dei rispettivi coniugi, Giovanna d’Asburgo e Piero Bonaventura, Bianca e Francesco sfidano gli schemi sociali e le etichette del tempo, vivendo prima una segreta (ma non troppo) passione travolgente e ufficializzando in seguito il loro rapporto, con le nozze pubbliche e fastose del 12 ottobre 1579, osteggiate dai Medici.
Così la "Figliuola di Venezia" si trasforma nella Granduchessa rispettabile che frequenterà le maggiori dimore dell'epoca, tra cui la sua preferita, l'attuale Villa Demidoff, distante dalle malelingue fiorentine e adattata da Francesco alle esigenze della consorte, tra giardini mirabolanti e fontane sorprendenti.
Una storia che dodici anni dopo ebbe un tragico epilogo: la morte di entrambi, a 24 ore di distanza, in circostanze sospette e mai chiarite, nella villa medicea di Poggio a Caiano.
Molte le teorie in merito.
Secondo il veneziano Celio Malespini, la causa fu un avvelenamento da arsenico, forse per mano dell'ambizioso Cardinal Ferdinando, fratello minore di Francesco, che diventò così Granduca di Toscana.
Ferdinando mise anche in atto una vera e propria "damnatio memoriae" ai danni di colei che definiva “la pessima Bianca”, per cancellarla dalla Storia, oltre a fare in modo che il testamento che aveva dettato in punto di morte, a favore dei figli Antonio e Pellegrina, non venisse rispettato, facendo ritrattare i testimoni.
Secondo un'altra ipotesi, invece, i due sposi morirono a causa della malaria che avevano contratto.
Quello che è certo è il grande amore che li legò fino alla morte, talmente intenso che Bianca disse al suo confessore: “Dite per me addio al mio signore Francesco de' Medici e ditegli che gli sono sempre stata fedele ed amorosa […] ditegli che lo prego di perdonarmi, se in qualche modo lo avessi offeso".
(Nell'immagine: "Ritratto di Bianca Cappello" - bottega di Alessandro Allori, databile al 1560-1585 e ritratto di Francesco I de' Medici, di Scipione Pulzone - Fonte Wikipedia).