16 APR 2025
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I Signori dell’Appennino in un libro

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I Signori dell’Appennino in un libro I Signori dell’Appennino in un libro © n.c.
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Sabato 7 agosto alle ore 17,00  a Firenzuola, presso la sala del Consiglio comunale,  sarà presentato il libro di Riccardo Bellandi “I Signori dell’Appennino”, pubblicato da Pagliai Editore. Alla presentazione interverrà insieme all’autore la prof.ssa Fiorenza Giovannini.

“I Signori dell’Appennino” è un romanzo storico ambientato tra il Mugello e Firenze nel 1250-51. Il protagonista è Tano, figlio del castellano di Tirli della famiglia Ubaldini, i signori feudali  che dominavano il Mugello, l’Appennino e i passi stradali a nord di Firenze. Le avventure del giovane cavaliere, tra l’amore contrastato per una fanciulla di Borgo S.Lorenzo, le cruente battaglie, i violenti scontri politici e religiosi, si sviluppano sullo sfondo dei principali accadimenti storici dell'epoca: la morte dell'Imperatore Federico II, la guerra tra Firenze e la Lega ghibellina, che vede il Comune fiorentino invadere il Mugello e attaccare il castello di Montaccianico, la principale fortezza degli Ubaldini.

L’Appennino e i suoi castelli e borghi sono il teatro di molte vicende del romanzo: dalla nascita del protagonista a Tirli, il castello-nido d’aquila sul crinale tra Santerno e Senio, al Passo di Fonte Manzina (Osteria Bruciata), all’assedio di Montaccianico, fino all’enigmatico epilogo tra gli sperduti monti di Palazzuolo.

 

Molti dei soggetti che interagiscono col protagonista, sono personaggi storici reali: Ubaldino della Pila (capo della consorteria degli Ubaldini), il fratello Cardinale Ottaviano (vescovo di Bologna e potente legato pontificio dell’Italia del nord)  Ruggeri degli Ubaldini, (futuro arcivescovo di Pisa che fece morire nella torre il conte Ugolino e i suoi figli), Ottone Visconti (cappellano del cardinale Ottaviano e futuro arcivescovo di Milano e capostipite dei Visconti), e tanti altri.

La ricchezza del quadrostorico del medioevo in Toscana e in Mugello, suggestivamente evocato dal giovane scrittore di Sant’Agata alla sua opera prima, non soffoca, ma anzi accresce la qualità narrativa del  romanzo, nel quale azioni ed emozioni si snodano in un susseguirsi di vicende incalzanti, con intrecci e colpi di scena, e dove i  personaggi – tutti dotati di spiccata personalità e spessore psicologico – sono fatti rivivere con i loro pregi e i loro difetti,con i sentimenti e le passioni, con i drammi e le meschine debolezze che sono proprie degli uomini di ogni epoca.


Un romanzo vero e proprio dunque, ma anche un affresco a tutto tondo della vita e della società del Duecento, che sta riscuotendo un’accoglienza entusiasta da parte dei primi appassionati lettori perché dalla prima all’ultima pagina grazie allo stile gradevole e al ritmo narrativo incalzante.

 

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