14 APR 2025
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Bilancio e beni pubblici a Vicchio: scontro politico tra continuità e cambiamento

Vicchio Vive e Obiettivo Comune si fronteggiano sul bilancio 2025-2027: accuse incrociate, visioni opposte e un futuro amministrativo tutto da scrivere

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Vicchio - piazza Vicchio - piazza © Comune di Vicchio
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A Vicchio, la discussione sul Bilancio di Previsione 2025-2027 ha acceso i toni del dibattito politico tra la maggioranza guidata dal sindaco Francesco Tagliaferri e l'opposizione rappresentata dal gruppo consiliare Vicchio Vive, che fa capo all’ex sindaco Filippo Carlà Campa. Due visioni contrapposte emergono con chiarezza dai comunicati diffusi dalle rispettive forze, che si accusano a vicenda di superficialità, allarmismo e scelte dannose per la comunità.

Per Vicchio Vive, il bilancio proposto dalla nuova amministrazione è "debole e penalizzante", non solo per i cittadini ma anche per le associazioni e il tessuto sociale del paese. Nel loro intervento, i consiglieri Carlà Campa, Bacciotti, Pieri e Bonanni parlano di una gestione caratterizzata da tagli ingiustificati, mancanza di progettualità e comunicazione allarmistica. Denunciano un incremento delle imposte, come l’IMU, la vendita di beni pubblici già criticata in passato (tra cui il circolo di Caselle), la mancata reintegrazione del personale e il depotenziamento dei servizi scolastici e associativi. "Un uomo solo al comando non ha mai funzionato", accusano, riferendosi alla mancanza di figure chiave come il segretario comunale e il ragioniere, che renderebbero secondo loro poco trasparenti e potenzialmente rischiose molte scelte attuate dalla giunta Tagliaferri.

Di tutt’altro avviso è la lista Obiettivo Comune, che sostiene l’attuale maggioranza. Nel loro intervento, i rappresentanti difendono l'operato del sindaco Tagliaferri e puntano il dito contro l’“opacità” contabile lasciata dalla precedente amministrazione. "Entrate sovrastimate e uscite sottostimate", scrivono, definendo la situazione ereditata come “fuori fuoco” e "impietosa". In particolare, chiariscono che la vendita del circolo delle Caselle – tanto criticata da Vicchio Vive – è stata sì mantenuta nel bilancio, ma solo per obblighi tecnici, non per mancanza di volontà politica. "Lavoreremo per trovare una copertura alternativa", assicurano, ricordando che il bene ha valore simbolico e sociale.

Obiettivo Comune rivendica anche una gestione più realistica, consapevole delle difficoltà economiche e dei vincoli di bilancio, tanto da rimandare interventi non urgenti – come la manutenzione del parco di Montelleri – in favore di priorità impellenti, aggravate dagli eventi meteorologici che hanno colpito il Mugello nei mesi scorsi. "Preferiamo essere amministrativamente efficienti, non fare promesse irrealistiche", spiegano, replicando anche alle critiche arrivate da esponenti locali della Lega, che nei toni si sarebbero inaspettatamente allineati alla minoranza.

In questo acceso confronto, da un lato Vicchio Vive accusa la giunta Tagliaferri di aver esasperato i toni per nascondere una mancanza di visione; dall'altro, Obiettivo Comune denuncia un'eredità difficile da gestire e difende scelte necessarie, pur tra mille difficoltà. Il dibattito sul bilancio diventa così lo specchio di una frattura politica profonda, che non si limita a numeri e voci contabili, ma investe la visione stessa di cosa debba essere una buona amministrazione: continuità e valorizzazione del tessuto locale, o rinnovamento e responsabilità economica?

Ai cittadini, ora più che mai, il compito di farsi un’idea tra le due narrative, in attesa di vedere se dalle polemiche emergeranno soluzioni concrete e un nuovo slancio per Vicchio.

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