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Caldo torrido? Le 10 regole anticaldo dell’esploratore desertico

Siamo in piena estate e il caldo è normale? Pare di sì anche se oggi, condizionati dai cambiamenti climatici lo sottolineiamo troppo.

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Calderan si rinfresca in una pozza nel deserto dell'Oman. La temperatura è di 60° Calderan si rinfresca in una pozza nel deserto dell'Oman. La temperatura è di 60° © Max Calderan
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Siamo in piena estate e il caldo è normale? Pare di sì anche se oggi, condizionati dai cambiamenti climatici lo sottolineiamo troppo.
Pare che sia un clima regolare anche a sentire uno che di caldo se ne intende e che sottolinea che in estate è normale sudare e avere i vestiti ”appiccicaticci”.
Max Calderan, esploratore e runner desertico estremo sfida in solitaria i deserti più impraticabili raggiungendo traguardi incredibili e scientificamente inspiegabili. Ciò che gli ha permesso di ottenere questi risultati sono stati allenamenti intensi, investimento di tempo ed energia, spirito di sacrificio e la convinzione che niente possa limitare il nostro potenziale che deve essere valorizzato e sfruttato.

Friulano classe 1967 atleta poliedrico che ha raggiunto performance di livello in oltre 15 discipline sportive fra cui l’arrampicata e lo sci estremo è detentore di quattordici record mondiali di esplorazione desertica, tra i quali spicca l’attraversamento per 90 ore consecutive senza fermarsi in Oman lungo la linea del Tropico del Cancro e i 360 chilometri in 75 ore (in estate, per giunta) in Arabia Saudita.
Al Madhi come lo chiamano i beduini il 2 febbraio del 2020 è entrato nella leggenda attraversando in solitaria n 18 giorni i 1100 km del deserto di sabbia più grande al mondo: il Quarto Vuoto, il Rub’Al-Khali in Arabia Saudita, l’ultima frontiera inesplorata della Terra, talmente vasto da poter contenere Francia, Belgio e Paesi Bassi tutti insieme.
Al Jazeera ha prodotto su di lui il documentario “Figlio del Deserto” ed ecco che i consigli su come affrontare il caldo dati da lui sono qualcosa di importante.
 

Come gestire il caldo torrido. 10 consigli da esploratore desertico

“Questo inverno in molti si lamentavano del freddo e in genere sono gli stessi che ora si lamentano del contrario.. In questi giorni si sente dire; caldo afoso, torrido, opprimente.
Giornali, riviste, tv e chiacchiere da bar nella maggior parte dei casi amplificano qualcosa che in realtà non è eccezionale” afferma Calderan. Banalmente si chiamano: caldo, estate.
La differenza tra oggi e 40 anni fa è che noi non siamo più abituati all’estate. Molti ricorderanno che le auto erano senza aria condizionata e in casa si cercava di ricreare la corrente d’aria tra le stanze per rinfrescarsi un po’. Non era una vergogna girare con magliette e camice intrise di sudore e non era scandaloso rinfrescarsi al fiume del paese.”

Ma oggi che possiamo fare?

“Da esploratore desertico, faccio esperienza di diversi record effettuati in piena estate con temperature dell’ aria sopra i +60 gradi centigradi, temperature della sabbia con punte di +78 gradi centigradi e anche oltre in tratti isolati e sovente con umidità prossima al 90%. e quindi, vi riporto che cosa personalmente ho trasferito dalle sabbie alla mia vita comune.

Le mie 10 regole ricordando che le informazioni che riporto sono a puro titolo personale, non sono esaustive e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto tra un professionista della salute e la persona.

Alcune regole che seguo apparentemente non hanno legami con la temperatura corporea ma in realtà aiutano l’organismo a sostenere in modo più efficiente lo stress derivante dal caldo.”
 

1 – Idratarsi anche se si avverte una ridotta sensazione di sete

Il senso di sete spesso compare quando è troppo tardi e quindi la perdita di acqua è già tale da provocare i primi effetti legati alla disidratazione: senso di affaticamento, mal di testa, crampi muscolari, perdita di appetito. Nei casi più’ gravi :vertigini, nausea, vomito, tachicardia, sdoppiamento della visione, perdita della capacità di concentrazione.

2 – Idratarsi soprattutto al mattino presto e la sera

Al mattino viene immagazzinata acqua in quanto le temperature sono più miti e quindi essa viene utilizzata in minima parte tramite la sudorazione per abbassare la temperatura corporea.

La sera per l’abbassamento delle temperature esterne l’acqua viene trattenuta a compensazione di quanto eventualmente perso come liquidi durante il giorno.

Se dovessi ipotizzare per me stesso 3 litri di acqua al giorno la utilizzerei come segue:

-1 litro la mattina tra il risveglio e l’uscita di casa

-1 litro dopo le 18 si sera

-1 litro da bere a piccoli sorsi durante la giornata

Questo perché spesso capita di avere molto caldo durante il giorno e quindi abbiamo voglia di bere un bicchiere di acqua abbondante e spesso dopo aver bevuto ci troviamo grondanti di sudore e sudiamo molto di più di quanto abbiamo bevuto (1 bicchiere d’acqua). In automatico siamo in debito di acqua. Sudiamo di più di quanto stiamo bevendo. Quindi durante il giorno bere acqua a piccoli sorsi

3 – Idratarsi soprattutto con verdure crude

Inutile sottolineare che le verdure sono composte essenzialmente di acqua e ricchissime di vitamine e sali minerali naturalmente contenuti.

4 – Consumare preferibilmente la frutta solo al mattino

Questo per evitare di gonfiarsi come palloni durante la giornata con abbuffate di frutta e rendere ancora più difficoltosa la respirazione in alcuni soggetti, oltre che aumentare il rischio di fermentazione intestinale.

La frutta fa benissimo; mangiarla al mattino è un ottima abitudine.

Durante il giorno la evito per evitare comunque picchi di glicemia che hanno comunque un effetto sul corpo.

5 – Alternare colazioni dolci con colazioni salate

Esempio un giorno yogurt e ananas con noci e fiocchi di avena e un giorno riso nero con piselli oppure uova con zucchine. La varietà di cibi è un regalo per il nostro intestino.

6 – Ridurre drasticamente o eliminare gli zuccheri semplici

7 – Eliminare o ridurre drasticamente alimenti ricchi in istamina

Eventualmente controllare la disbiosi intestinale tramite analisi di composizione batterica (microbiota) in quanto determinati microorganismi sono grandi produttori di istamina.
I sintomi possono comparire blandi anche in persone che non sono intolleranti all’istamina e con il caldo torrido possono amplificarsi.

-arrossamento del viso

-prurito e arrossamenti del corpo

-disturbi gastrointestinali, nausea, vomito, diarrea, dolori addominali

-calo della pressione, vertigine, tachicardia

-disturbi mestruali

-naso che cola

-mal di testa, emicrania

8 – Cenare leggero e scarichi di carboidrati

Carboidrati da utilizzare meglio se privi di glutine. La dilatazione dello stomaco a seguito di pasti abbondanti serali e la posizione supina (distesa a letto o divano) crea in molti soggetti un aumento della frequenza cardiaca, palpitazioni, sensazione di peso, oppressione o dolore al centro del petto.

Nella maggioranza dei casi sono espressione della “sindrome gastro-cardiaca” o “sindrome di Roemheld” che include anche i seguenti sintomi: difficoltà respiratorie, aumento della sudorazione, senso di angoscia, sensazione di svenimento. debolezza, stanchezza, mal di testa, vertigini.

Tutto questo accade perchè lo stomaco eccessivamente ”pieno di cibo” preme contro il diaframma (muscolo che separa la cavità addominale da quella toracica), nella zona che si trova proprio sotto al cuore potendo alterare il normale battito e rendendo più difficoltoso il suo lavoro.

9 – Alzarsi presto la mattina ed effettuare attività fisica

Se vi allenate, camminate, nuotate, passeggiate almeno 30 minuti al mattino presto il corpo affronta meglio una giornata calda.

Questo perché l’esercizio fisico, soprattutto svolto al mattino, conferisce a facilitare uno standard di produzione ormonale, enzimatica e di neurotrasmettitori che influenzeranno tutta la giornata in modo positivo.

10 – Smettere di lamentarsi a vuoto e ricordarsi chi siamo

Non siamo un prodotto di scarto della Natura, siamo esseri umani che hanno risorse innate che non utilizziamo del tutto o che ci siamo dimenticati di possedere.

Lamentarsi del caldo eccessivo quando tra qualche mese ci lamenteremo della pioggia eccessiva e poi del freddo eccessivo, sinceramente rappresenta una perdita di tempo inutile e una passiva accettazione di un qualcosa che esiste da millenni e che subiamo invece di gestire con naturalezza.

Escludendo le persone malate, anziane e con particolari stati di salute da questo pensiero anche se qualche beneficio lo potrebbero ottenere prendendo spunto da queste 10 regole opportunamente seguiti dal proprio medico.

 


 

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