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Capecchi: "Stiamo attraversando un periodo di profonda trasformazione nel nostro modello di sviluppo"

L'intervento di Capecchi sull'imprenditoria e la crescita dell'artigianato

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Massimo Capecchi Massimo Capecchi © CNA
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Il Mugello si conferma una delle aree più resilienti e dinamiche della Città Metropolitana di Firenze, con 4.935 imprese attive che rappresentano il 5,6% del totale metropolitano. Questo dato, elaborato da CNA Mugello sulla base dei dati forniti dalla Camera di Commercio di Firenze per il primo trimestre del 2024, evidenzia una stabilità rispetto all'anno precedente, contrariamente alla media metropolitana che ha visto una diminuzione dello 0,4%. Il settore artigiano, in particolare, con 1.292 imprese attive (il 26% di tutte le imprese del Mugello), ha registrato una leggera crescita dello 0,2%, un risultato significativo se confrontato con la perdita dello 0,8% osservata a livello metropolitano. La presenza di imprese giovanili e femminili in Mugello è in linea con la media metropolitana, rispettivamente al 7% e al 22%. Tuttavia, l'incidenza dell'imprenditoria straniera è inferiore di quasi 9 punti percentuali, attestandosi all'11%.

"Questo risultato supera le difficoltà già conosciute e smentisce alcuni luoghi comuni, come la scarsa industrializzazione di questi territori, mettendo invece in luce le potenzialità, il valore delle attività manifatturiere e la solidità delle nostre realtà economiche locali - osserva Massimo Capecchi, presidente di CNA Mugello - L'aumento, seppur modesto, dell'artigianato è particolarmente rilevante in questo momento di crisi economica e evidenzia l'importanza di continuare a sostenere queste imprese, fondamentali per il nostro patrimonio produttivo e culturale."

Capecchi aggiunge: "Il territorio dimostra di avere una funzione significativa nell’economia toscana e di poterla rendere più forte se si perseguiranno tre obiettivi: tutelare e potenziare la presenza delle imprese artigianali, stimolare la crescita attraverso investimenti, che ora sono molto più consistenti grazie ai fondi disponibili, e garantire una rete infrastrutturale (di trasporto, comunicazione, tecnologica, energetica) adeguata".

La Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) è fondamentale in questo contesto, puntando a progetti di sviluppo locale finanziati principalmente dai fondi europei e a interventi di miglioramento dei servizi essenziali con risorse nazionali.

"Stiamo attraversando un periodo di profonda trasformazione nel nostro modello di sviluppo, con cambiamenti significativi nei settori ambientale e tecnologico che portano sia nuove sfide che opportunità" conclude Capecchi.

L'impegno per un'infrastrutturazione adeguata e l'uso efficiente dei fondi disponibili sono elementi cruciali per valorizzare al massimo le risorse locali e contribuire allo sviluppo complessivo dell'area.

Fonte testo Ufficio Stampa CNA

 

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