Che il personaggio fosse quanto meno estroso e al limite dell'egocentrismo è cosa nota. E come un consumato showman Donald Trump recita a soggetto ed è quello che vogliono che lui sia.
Il giorno del suo giuramento da 47mo Presidente degli Stati Uniti d'America si è trasformato in uno show che non ha precedenti
Dopo i grigiori, i rigori e i protocolli di circostanze dei precedenti giuramenti al limite dello sbadiglio (anche del suo primo) il neo presidente americano gioca con il suo personaggio e riempie il palco anche di nani e ballerine...
Solo per chi vuol vedere ciò ovviamente.
Quasi per denigrarne lo spessore di popolarità e le visioni politiche che piaccia o non piaccia lo hanno portato ad essere eletto ampiamente nella democraticissima America dove, pare molti se ne siano dimenticati, ha anche rischiato la vita durante la campagna elettorale con un proiettile che lo ha graziato per pochi centimetri..
C'è chi lo chiama kapò, chi pubblica sui social meme denigranti di ogni tipo nei suoi confronti dimenticando però proprio questo: che è stato scelto democraticamente dal suo popolo.
Non un Maduro, un Putin, uno ayattollah qualsiasi ma il 47mo presidente degli Stati Uniti d'America e quindi eletto nel paese simbolo mondiale della democrazia dal suo popolo.
Un uomo dalle mille contraddizioni indubbiamente, un imprenditore per quanto discutibile che ha fatto la storia, un politico capace e diretto amato dal suo popolo.
Che poi sia popolare o populista è solo un sottile gioco della politicizzazione delle parole; così come dire sindaco o sindaca.
Ormai tutto quanto è politica.
Anche i provvedimenti esecutivi firmati in mondovisione con le penne poi lanciate in tribuna fra i fans sono diventati show e fanno parte del personaggio che ha subito fortemente voluto mandare un messaggio a tutto il mondo.
Messaggio peraltro già arrivato in Patria dato che sul carrozzone del vincitore si sono accodati all'istronico Elon Musk tutti gli uomini dai mille dobloni che hanno in mano le redini del mondo connesso, da Bezos a Zuckemberg passando per gli ad di Apple, Microsoft, Google, etc..
Uomini che non sono certo lì per caso anche se il sornione Donald certamente ricorda bene che sono gli stessi uomini che insieme al pupillo Musk oltre a valere più del pil di tanti stati erano fino a poco tempo fa corteggiatori dei democratici...
Ma oggi si parla solo del cappello di Melania e del gesto di Musk che nel fermo immagine può sembrare altro, Oppure della presenza in carne ed ossa dei Village People che hanno suonato e ballato quell' Ymca simbolo della campagna elettorale trionfale del Donald d'America.
Intanto il Canada e la Cina tremano per i dazi; la Danimarca teme per la Groenlandia e le sue preziose terre rare mentre Panama lo fa per quel canale sciaguratamente realizzato e poi regalato dagli americani.
Quel che sarà lo vedremo e anche a breve,
Una cosa è certa la cara vecchia Europa, nello stesso momento, era impegnatissma a discutere delle farine d'insetti....
Chi ha paura di Trump?
Il giorno dopo il giuramento fra polemiche, stranezze e gossip.
mar 21 gennaio- 42