13 APR 2025
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“COLTIVA Arte&Solidarietà”. Due fotografi mugellani per Oxfam

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“COLTIVA Arte&Solidarietà”. Due fotografi mugellani per Oxfam “COLTIVA Arte&Solidarietà”. Due fotografi mugellani per Oxfam © n.c.
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L'arte fotografica di due fotografi mugellani, Nando Cosi e Silvestro Forasassi, incontra la solidarietà e l'impegno di Oxfam Italia contro la fame nel mondo. L’appuntamento è per domenica 18 maggio alle ore 17.30 all'Osteria I'Cantuccio di Calenzano (zona La Chiusa), che ospiterà l’iniziativa “COLTIVA Arte&Solidarietà con noi!”. Ad aprire la serata sarà la presentazione della mostra fotografica di Cosi e Forasassi, protagonista fino a domenica 25 maggio con gli scatti realizzati attraverso tecniche personalizzate che danno il titolo alle rispettive esposizioni: “Alla maniera nera” per Nando Cosi e “Il paesaggio essenziale” per Silvestro Forasassi. Seguirà, poi, un aperitivo biologico e solidale al costo di 8 euro, il cui ricavato andrà a sostenere il progetto COLTIVA promosso da Oxfam Italia per sviluppare un sistema di alimentazione più equo, sostenibile e responsabile. I due fotografi e la loro arte. Le immagini di Nando Cosi, attraverso la tecnica “alla maniera nera” ricalcano in via fotografica una tecnica di incisione risalente alla metà del 1600 e utilizzata principalmente per i ritratti, vista la sua capacità di riprodurre le sfumature più tenui. Quasi abbandonata alla metà del XIX secolo, questa tecnica appare attualmente nelle preziose opere dell’italiano Alberto Rocco e del giapponese Akiko Chiba. Proprio l'interesse per le opere di Rocco ha portato Cosi a utilizzare una tecnica di ripresa che privilegia le tonalità scure, che, insieme alla stampa fine-art su carta Canson, dona alle immagini il caratteristico aspetto vellutato e le delicate nuances dei grigi tipiche, appunto, della “maniera nera”. Le opere di Cosi protagoniste di questa esposizione, tuttavia, si differenziano dalla normale produzione dell’autore, il cui stile può essere classificato in quella che viene chiamata “Street Photography” o “Reportage da strada”. Gli scatti firmati da Silvestro Forasassi, invece, prediligono “il paesaggio essenziale”, fatto di campagna, città, specchi d’acqua, linee, profili, nuvole e foschie, con sfumature di grigio e colori intensi, dove la fotografia di paesaggio è allo stato più puro ed ciò che serve per dare voce all’austera e straordinaria bellezza che ci avvolge. Le biografie dei due fotografi. Nando Cosi è nato a Firenze nel febbraio 1943 e vive a Galliano del Mugello dal 1985, mentre Silvestro Forasassi, classe 1958, è nato e vive a Galliano Mugello . La metà degli anni ’80 segna l’inizio della sua passione per la fotografia, passione che dai primi anni 2000 condivide con l’amico Nando Cosi. Oxfam Italia, Ong con sede a Firenze e Arezzo, nasce dall’esperienza di Ucodep, organizzazione non governativa italiana impegnata da oltre 30 anni per migliorare le condizioni di vita di migliaia di persone povere nel mondo. Nel 2010 l’Ong ha aderito alla confederazione internazionale Oxfam, specializzata in aiuto umanitario e progetti di sviluppo e composta da 17 organizzazioni di Paesi diversi che collaborano con 3.000 partner locali in oltre 90 Paesi per individuare soluzioni durature alla povertà e all’ingiustizia. Oggi Oxfam Italia lavora direttamente in 20 Paesi del mondo per contribuire a garantire mezzi di vita sostenibili, il diritto all’acqua, la salute e l’istruzione, il rispetto dei diritti umani nelle crisi umanitarie, il diritto alla partecipazione e all’ascolto e la solidarietà. Il progetto “COLTIVA - Il cibo. La vita. Il pianeta” è uno dei progetti principali di Oxfam Italia e ha come obiettivi primari lo sviluppo di un sistema migliore che renda il cibo, la vita e il pianeta più equi e sostenibili; la condivisione di soluzioni con cui coltivare meglio, investendo sui piccoli agricoltori e dando loro la terra e le risorse necessarie, e di scelte che riducano il potere di pochi sulle decisioni che riguardano tutti. Per saperne di più, è possibile consultare il sito dell'organizzazione, www.oxfamitalia.org.

 

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