13 APR 2025
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Concerto nell'oratorio di Sant'Omobono pro Organo Stefanini 1696

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Concerto nell'oratorio di Sant'Omobono pro Organo Stefanini 1696 Concerto nell'oratorio di Sant'Omobono pro Organo Stefanini 1696 © n.c.
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Continua con grande solerzia l’attività culturale del Comitato Pro-Organo Stefanini 1696, presieduto dalla Prof. Marilisa Cantini Baluganti (l’organo è già in fase di restauro anche se ci vogliono due o tre anni di lavoro, poiché è davvero preziosissimo), sabato 22 gennaio 2011, alle ore 21, nel bellissimo Oratorio di Sant’Omobono, veramente una “sinfonia chiniana”, si terrà un concerto del Maestro Stefano Zanobini, “prima viola” dell’ Orchestra della Toscana.

Il maestro Zanobini si è interessato al progetto di restauro dell’ organo Stefanini 1696 e con entusiasmo si è proposto offrendoci questa serata. Stefano Zanobini è cresciuto, musicalmente parlando, sotto l'egida di Piero Farulli, violista del mitico Quartetto Italiano. Tale infanzia musicale lo ha portato ad affrontare in maniera passionale lo studio della viola con Nobuko Imai e Hanns Kohlhase e la carriera musicale con l'Ensemble Alraune, l'Ensemble Archidee, la Congrega de' Furiosi e il Quintetto Giotto. E' Prima Viola dell'Orchestra della Toscana. Il programma é il seguente: -Niccoló Paganini: 2 Capricci (n. 9, 14) -Max Reger: Suite n. 1 in Sol minore: - Molto sostenuto - Vivace
- Andante sostenuto - Molto vivace - Henri Vieuxtemps: Capriccio - Eugene Ysaye: Sonata op. 27 n.1: - Prelude - Polo lento – Sarabande - Allegro furios - Claude Debussy: Sirinx. Tutti gli appassionati della grande musica sono gentilmente invitati segnatamente tutti coloro che fanno parte dei gruppi coristici e musicali (Corale Santa Cecilia, Capriccio Armonico, Note dal Mugello, Progetto Musicale “Letizia Tozzi”, etc, etc), anche per rendere omaggio a questo grande esecutore che viene a Borgo San Lorenzo per suonare in favore di questo grande strumento (Organo Stefanini 1696), che molti hanno adottato e che noi difendiamo a spada tratta questa grande pagina culturale per il nostro Mugello, nonostante i soliti soloni, che remano contro. Ma tant’è. (A.G.)

 

 

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