17 MAR 2025
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Confindustria Mugello, parla Fabio Boni: «Sorpreso per le dimissioni di Messeri»

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Confindustria Mugello, parla Fabio Boni: «Sorpreso per le dimissioni di Messeri» Confindustria Mugello, parla Fabio Boni: «Sorpreso per le dimissioni di Messeri» © n.c.
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In attesa di sviluppi riguardo le dimissioni del Presidente di Confindustria Firenze, Massimo Messeri, Fabio Boni – presidente per la sezione Territoriale Mugello ValdiSieve – spiega quali riflessi avrà il rimaneggiamento ai vertici dell’associazione, e quali scenari possono aprirsi col nuovo corso. Messeri, presidente eletto appena un anno fa, il 3 agosto ha fatto un passo indietro. E a seguire anche il Nuovo Pignone, parte di General Electric e tra le realtà industriali più importanti della città – di cui Messeri è a capo - ha comunicato la propria uscita. Lo strappo è stato causato da forti divergenze interne, legate alla gestione e alle strategie. "Ho constatato l'impossibilità di procedere – ha scritto Messeri in una lettera - con la realizzazione del progetto di rinnovamento e sviluppo di Confindustria Firenze". Al momento, non è escluso l’interessamento del Presidente nazionale, Vincenzo Boccia, per gli affari di Via Valfonda 9; mentre la guida ad interim è stata affidata a Luigi Salvadori. Fabio Boni, intanto, si è detto sorpreso e dispiaciuto per l’accaduto. «Messeri – afferma – è un grande Manager, che nell’ultima assemblea aveva ottenuto, tra l’altro, un forte riconoscimento. Non conosco le ragioni per cui si è dimesso ma credo non si sentisse più in condizione di andare avanti». Sul Mugello, invece, la linea impostata dall’ormai ex-presidente, comunque, resterà: «Il Programma di Confindustria per il territorio, su cui Messeri spingeva molto, noi lo sposavano in pieno, dunque continueremo in quella direzione». E in particolare si spinge su due punti: attrazione per i giovani (con lavoro nelle scuole, progetti di specializzazione e informazione) e lavoro in sinergia con le amministrazioni, così da intervenire sul sistema Mugello e incentivare la filiera produttiva anche con manodopera esterna. «Messericonclude Boniviene dalla maggiore azienda Toscana e credeva nell’incontro con le necessità delle piccole-medie imprese. Avanti su questa strada. Per lui, da parte mia, piena solidarietà».

 

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