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Cristina Scaletti si presenta a Fiesole fra sogni e ospiti

Una serata evento che si è svolta in quel teatro di Fiesole, orgoglio della giunta Ravoni.

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L'endorsment di Giani, Nardella e Casini L'endorsment di Giani, Nardella e Casini © Ok!News24
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C'era il pubblico delle grandi occasioni verrebbe voglia di scrivere trattandosi di un teatro e come se si fosse a una "prima" si è svolta la soirè fiesolana nel cuore del capoluogo della candidata sindaca Cristina Scaletti.

Non è curioso, ma anzi quasi naturale che l'attuale presidente della Fondazione Toscana Spettacolo (ruolo compatibile con la candidatura a sindaco in un comune della Toscana) usi per il debutto nel capoluogo un teatro appunto e non è curioso nemmeno che chiami a raduno intorno a se attori, cantanti e imitatori della regione.

E' curioso invece, e se fosse una gaffe avrebbe del clamoroso, che usi in questo caso il teatro di Fiesole di Largo Farulli (ex auditorium) che rappresenta uno degli orgogli dell'amministrazione civica che ha governato negli ultimi dieci anni Fiesole tant'è che la sindaca Ravoni anche nell'intervista che mi ha concesso alcuni mese fa (leggi qui)  lo ha inserito fra i suoi successi dato che della sua realizzazione di cui si parlava (e basta) fin dal 2001 e che era nel programma elettorale di "Cittadini per Fiesole"  fin dal 2014 è stato costruito e reso fruibile con l'amministrazione civica dopo anni di promesse, pose della prima pietra e stop and go delle precedenti amministrazioni Dem.

Del resto che Scaletti ammirasse Ravoni e la sua buona politica civica fuori dalle logiche partitiche è noto a chi segue le sue vicende politiche metropolitane al punto di aver favorito con il suo voto di consigliere comunale d'opposizione nel 2014 l'ingresso di Anna Ravoni in città metropolitana.
Anche la scelta di puntare sulla cultura per rilanciare il territorio trova similitudini fra la sindaca a fine mandato e l'aspirante a sostituirla.
La narrazione funziona dato che Scaletti cerca di infiammare la sua platea proprio su un tema che le è congeniale per il ruolo che riveste e per quello che ha rivestito quasi quindici anni fa da Assessore regionale alla cultura e al turismo.
Rimanendo alle similitudini Scaletti pare davvero voler seguire l'esempio di Ravoni che, oltre all'auditorium nei suoi due mandati ha dichiarato di essere orgogliosa anche di aver rilanciato un'assopita estate fiesolana che è passata da 10.000 a 45.000 presenze l'anno.

Renzo Luchi candidato per la lista civica "Cittadini per Fiesole" sulla scia dell'amministrazione uscente di Ravoni e Cristina Scaletti con la sua civica "mascherata" che civica non è poiché accoglie tutti i simboli partitici dall'estrema sinistra al centro pescano quindi nello stesso elettorato parlando degli stessi temi?

Il dubbio c'è ma torniamo alla serata fiesolana con Cristina Scaletti protagonidta che si apre all'americana con un video d'introduzione con musica d'effetto e immagini ammiccanti che mostrano le varie sfaccettature dell'aspirante sindaca.
La Scaletti ricercatrice, medico, figlia, madre e sportiva e poi volti, sorrisi e incontri della sua carriera di assessore in comune a Firenze con Renzi (esperienza brevissima che pochi ricordano), poi in regione con Enrico Rossi e poi da presidente della Fondazione Toscana Spettacolo.
Sparito con un colpo di spugna quel quinquennio lungo e intenso trascorso da consigliera comunale di Firenze dove da candidata sindaca contro Dario Nardella sbaragliando molta concorrenza e stupendo molti raggiunse un ragguardevole 4% per cento e un seggio d'opposizione.
Di quel suo periodo cancellato nel video rimane però la dizione "la Scaletti sindaco" e quei colori rosei del logo che fanno pensare a un restyling della grafica rimasta impolverata in qualche cassetto.

Quando sale sul palco Cristina ammalia da par suo con il suo metro e ottanta, il suo sorriso stampato sempre davanti ai lunghi capelli che gli incorniciano il volto e quel carisma e quell'arte oratoria originale e convincente di donna prestata alla politica. Un'oratoria che tocca le corde emozionali farcita di frasi ad effetto di tutto ciò che la platea vorrebbe sentirsi dire.
Tutto peraltro molto poetico e onirico anche se un po' stucchevole.
Il pubblico sospinto anche dalla clache situata in punti strategici della platea chiamato all'applauso risponde fragoroso, ma per chi scrive è stato come fare un viaggio indietro nel tempo di dieci anni e sentire la poesia, i sogni e le speranze coniati nel 2014 per Firenze "la mia città quella dove sono nata, dove vivo e che amo" a cui prometteva con le sue tre liste civiche (vere) d'appoggio riuniti sotto " la Scaletti sindaco" più o meno le stesse cose, con più o meno le stesse parole promesse oggi: unica differenza che al posto di Firenze oggi è Fiesole dove è andata a risiedere da poco più di un anno.

Il mio viaggio indietro nel tempo mi ha riportato alla memoria anche tanti volti di uomini e donne amanti della politica ma non della partitica che nel 2014 la seguirono creando ben tre liste d'appoggio che la portarono trionfalmente a sedere nel salone dei Duecento.
Se guardo la platea di Fiesole è come se, su un piano simile ma contrapposto vedessi tanti volti di uomini e donne amanti della politica e della partitica con tanto di tessera in tasca che sperano che la stessa donna riporti nel municipio fiesolano quei partiti che dieci anni fa lei e le sue tre liste civiche combattevano.

Fra battute comiche e imitazioni non sempre ben riuscite degli artisti chiamati sul palco continuo con le mie elucubrazioni e capisco finalmente perché in quella bellissima intro foto-musicale siamo spariti cinque anni di vita pubblica.
Non sarebbe carino confondere le persone, presentarsi travestiti da altri, il mondo cambia e corre velocemente e dieci anni oggi sono tantissimi, mi rimane alla fine solo quel rosa dominante dietro di lei nel simbolo.
Lo stesso rosa della fu Firenze Viva gagliarda lista civica apartitica e d'opposizione ruspante di quando "la Scaletti" di allora anziché averli sul palco a fare l'endorsement Dario Nardella e Eugenio Giani gli attaccava ferocemente dai banchi dell'opposizione.

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