
Era un bel pomeriggio soleggiato quando lo scorso agosto 2011 andammo a far visita a Monsignor Domenico Bartolucci, in quel di Santa Maria a Montefloscoli, piccolo lembo bellissimo di terra mugellana, in quella piana detta del “Corniolo” dove la storia, l’arte e la cultura (nella vicina Villa vi è nato nel 1503 Monsignor Giovanni della Casa, l’autore del Galateo), si fonde magnificamente con la natura ancora intatta. Il neo Cardinale di Santa Romana Chiesa (come si ricorderà il Maestro fu nominato Cardinale lo scorso anno da Papa Benedetto XVI°), ci accoglie con la sua disarmante semplicità nel piccolo parco antistante la chiesa di Montefloscoli, di cui è stato l’ultimo parroco, proprio mentre si congedava da due giovani musicisti giunti appositamente da Roma:
“ Sai Aldo – ci dice – fra agosto e settembre, salvo impedimenti dell’ultimo momento, sono stato chiamato a dirigere una mia opera sacra in Castelgandolfo davanti a Papa Benedetto e quindi molto probabilmente dovrò lasciare Montefloscoli prima del previsto-“. Certo e non vogliamo sbagliare, abbiamo l’impressione che è la prima volta nel corso della secolare storia della Chiesa, che un Cardinale dirige un complesso orchestrale e vocale davanti ad un Pontefice! Comunque sia, il Maestro, quando ci sediamo accanto a lui, ci domanda subito del Borgo (è nato nel 1917 quindi ha 94 anni!!), di quello che viene allestito, organizzato, ci ricorda dei suoi vecchi amici, purtroppo tutti scomparsi (il Capitelli, Mario di bischerino, Amilcare l’avvocatino, Ezio di Coppini, il Questori, lo Squarcini, lo Zipoli e tanti altri), di quando fra Malacoda e San Martino, via della Fogna e il Canto, Zeti e la discesaina delle monachine, ci divertivamo a giocare a nascondino, a rotolarsi sui bastioni “e una volta – ci dice – durante le vacanze marine organizzate nel 1927 dal comune, mentre facevamo il bagno scivolai sott’ acqua in quel punto abbastanza fonda, avevo dieci anni e se non c’era tuo babbo Amilcare a riprendermi per un piede e tirarmi fuori sarei affogato”. Ascoltare queste piccole storie di vita vissuta ci riempie di gioia, anche perché avendo davanti il massimo compositore di musica sacra al mondo (quanti concerti nelle più grandi città d’Europa e del mondo intero con la sua inimitabile “Cappella Sistina”), nel tempo amico carissimo di Von Karajan (una volta il grande Maestro austriaco dopo un concerto lasciò in palmo di naso le autorità che lo ossequiavano per andare a salutare Bartolucci che in quel periodo era a Vienna con la Cappella Sistina!), quindi Muti, Abbado, Metha, Ughi, Berio, Bartoletti, Nono e chissà quanti altri grandi; ecco perché siamo un pò a disagio, noi poveri tapini che non distinguiamo un Fa da un Sol: mamma mia! Durante la nostra chiacchierata il Maestro ci porta nel suo studio, tappezzato di immagini di grandi personalità del mondo dell’arte e della musica, oltre ai suoi cari naturalmente (suo nonno che si chiamava anch’esso Domenico detto lo “zeni”, sepolto al cimitero comunale di Borgo, pugnò a Bezzecca con Garibaldi), e senza farlo apposta davanti al suo pianoforte troneggiava uno spartito musicale, che il Maestro stava finendo di comporre e quindi correggere. Gli abbiamo chiesto timidamente se potevano scattare una fotografia, immagine che corrediamo a questo nostro articolo, affinché resti testimonianza di un bellissimo pomeriggio in quel di Montefloscoli, vicini ad un Cardinale di Santa Romana Chiesa, ma più che altro ad una persona, semplice ed umile, che ha ancora nel cuore il suo “vecchio caro Borgo”. (Aldo Giovannini)
In foto : Monsignor Domenico Bartolucci, a Montefloscoli, seduto nel suo studio davanti al pianoforte mentre corregge una sua opera sacra. (Foto A.Giovannini)