7 APR 2025
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​Don Remo Collini torna alla casa del Padre e porta qualcosa di noi in Paradiso.

Il ricordo dei sacerdoti don Antonio Cigna e don Giuliano Landini. Il ricordo del periodo trascorso a Vicchio, parroco di Caselle

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Don Remo Collini Don Remo Collini © N.c.
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Don Remo finalmente ha raggiunto la meta della sua strada: la casa del Padre. Questa notizia per noi è un dolore dal retrogusto dolcissimo. Il dolore di sapere che adesso nel mondo c’è un giusto di meno, un uomo innamorato di Dio e dell’umanità; di meno, una luce di meno. Una perdita per noi pesante. Ma subito dopo si spande nel nostro intimo il dolce sapore dei ricordi di lui, i nostri ricordi sono quel tesoro che nessuno ci potrà rubare, il tesoro di essere stati benvoluti da questo grande “prete”. Questo tesoro è nostro e non può essere sciupato in alcun modo. È dolce questo suo ricordo perché ci rammenta che l’abbiamo avuto con noi ed ha arricchito le nostre vite con gesti e pensieri cui noi da soli non saremmo arrivati.

È dolce soprattutto perché lo sappiamo in Paradiso! Don Collini ha portato con se un piccolo pezzo di ciascuno di noi in paradiso, non si dimenticherà mai di noi perché il suo affetto nei nostri confronti è chiaro e schietto come lui è. Si accavallano nella mente tanti pensieri e memorie di vita personali e comunitarie, è in corso dentro di noi una vera gara tra ricordi per chi riesce a emergere per primo. Rievochiamo alcune immagini impresse nella memoria, come fossero fotografie della mente, insegnamenti, battute, e sorrisi… E lui riusciva ad avere rapporti personali “speciali” con ciascuno, in Parrocchia, alla Scuola media dove insegnava e nella ricca vita sociale di Vicchio, rapporti che non saranno dimenticati.

Un sacerdote che ha vissuto come il Battista nel deserto... colpiva il modo appena sufficiente di tenere alla sua persona, colpiva e interessava per ciò che diceva, ma ancora di più colpiva per quella sua umana accoglienza che denota lo sguardo oltre l’orizzonte, segno tipico di quell’apertura universale e libera che viene dallo Spirito.

Non era certo un organizzatore di attività, ma era conoscitore della storia locale, biblista, ecumenista e anche artista. Di sicuro un prete obbediente e amante della Chiesa. Nominava spesso i suoi amici sacerdoti di Vicchio: don Milani, don Vacchiano, don Rossi, don Cubattoli, don Corsinovi; sempre presente alle riunioni vicariali, non l’abbiamo mai sentito parlare negativamente di un sacerdote. Sempre disponibile anche da Dicomano a dare il suo aiuto per le celebrazioni a Vicchio.

L’apertura mentale di don Remo lo portò a creare una unità pastorale “ante litteram” fondendo le tre ex Parrocchie di Caselle, Molezzano e Gattaia, senza chiedere a nessuna delle tre comunità di rinunciare alla propria sensibilità e alle proprie tradizioni. Quando nel 1991 noi siamo giunti a Vicchio per fondare la prima Unità Pastorale della Diocesi, abbiam trovato già codificate le regole d’oro per una unione tra parrocchie, come la valorizzazione delle particolarità, la partecipazione di tutte le comunità ai momenti importanti delle altre, la condivisione in momenti assembleari.

Ricordiamo in don Collini un uomo giusto che aveva capito che giustizia non è dare a tutti le stesse cose ma dare a ciascuno ciò di cui ha bisogno, secondo la necessità. La sua esigenza di giustizia lo spingeva a una carità senza limiti, era un maestro nell’amore fraterno e paterno, il suo insegnamento non era fatto di parole o di simbolici gesti sporadici, ma di concreta disponibilità verso chi aveva bisogno, per loro era disponibile sempre, e non si tirava indietro neppure quando le persone che voleva aiutare finivano palesemente per sfruttarlo. Il suo era un amore paterno senza confine.

In occasione delle festività quando era da solo ha spesso accettato di stare assieme a noi e all’Arduina (mamma di don Giuliano) che non mancava di invitarlo. Lo stesso don Remo presente ai suoi funerali tenne nella chiesa di Corella l’ultimo discorso di saluto sul “cuore” della mamma del sacerdote. Ci rimane in mente un uomo innamorato di Dio e di conseguenza amante dell’umanità. Sentire parlare don Remo di Dio ci apriva a una dimensione di confidenza e di abbandono all’amore di Dio che faceva bene all’anima. In questa memoria dolce e amara non ci sentiamo soli, le comunità cristiane e le cittadinanze di Vicchio e Dicomano le sentiamo vicine a noi. Tutte queste persone le pensiamo e le salutiamo come nostri fratelli nella fede e nel ricordo di don Remo. Don Collini torna a casa, la casa del Padre. Lo salutiamo con gratitudine: “don Remo carissimo, grazie di tutto e bentornato a casa...casa dolce casa. Portaci con te”

don Antonio Cigna e don Giuliano Landini

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Commenti 1
  • Tommaso Alessi

    Un sentito grazie a Don Antonio e Don Giuliano per questo ricordo mai così azzeccato. Splendide parole per uno splendido uomo... È stato il nostro parroco delle Caselle e professore alle scuole medie... sarà sempre il nostro grande e unico Don Collini. Proteggici da lassù, ma questo so già che lo farai...

    rispondi a Tommaso Alessi
    mer 9 dicembre 2020 10:29