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Viale Don Minzoni: un clochard ubriaco e aggressivo bivacca davanti al negozio. "Temiamo per l’incolumità nostra e dei bambini clienti”

“Il degrado non è un problema solo del centro storico, il caso del negozio per bambini di via Don Minzoni ne è un esempio”, ha detto...

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L'uomo che fa "prigioniere" le commesse L'uomo che fa "prigioniere" le commesse © Avv. Francesca Tedeschi
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Quell’uomo è aggressivo, spesso ubriaco, bivacca, dorme e fa i propri bisogni davanti all’ingresso del negozio, temiamo per l’incolumità nostra e dei bambini che frequentano lo store”.
È questa, in sintesi, la denuncia che le quattro addette di uno store di abbigliamento per bambini di via Don Minzoni, insieme a un collega uomo, hanno messo nero su bianco in un esposto indirizzato al Questore di Firenze tramite lo studio legale dell’avvocato Matteo Forconi. L’allarme è stato rilanciato ieri dal consigliere comunale di Italia Viva Francesco Casini, durante la trasmissione “Destra-Sinistra” su Lady Radio.

Il degrado non è un problema solo del centro storico, il caso del negozio per bambini di via Don Minzoni ne è un esempio”, ha detto Casini, che ha sollecitato un intervento risolutore prima che in quel luogo - che sta attirando altri clochard - accadano fatti ancor più gravi.
Fermi immagine del sistema di videosorveglianza aziendale e video girati dai dipendenti documentano la denuncia delle addette del negozio.
La situazione è da tempo invariata e insostenibile”, si legge nell’esposto, nel quale le addette raccontano di come il clochard soggiorni giorno e notte davanti alla porta d’ingresso dello store con cartoni e coperte, “espleti i propri bisogni fisiologici sulle scatole che lasciamo fuori per la raccolta differenziata, sulle piante e sulle parti esterne del negozio”. E poi l’uomo urla e mette in fuga i passanti, avendo provocato per questi comportamenti segnalazioni anche da parte dei residenti.

Il personale teme per la propria sicurezza e incolumità in quanto questa persona si trova in stato di alterazione e dunque anche interagire con lui potrebbe diventare pericoloso”, si legge nell’esposto.
Vi sono già stati in passato episodi che ci hanno costretto a chiamare le forze dell’ordine in quanto questa persona si rifiutava di spostarsi e ci aggrediva verbalmente”, scrivono le quattro commesse che ricostruiscono un episodio recente.
L’11 settembre due di noi hanno lavorato fino a tardi e, quando hanno provato ad uscire dal negozio, quella persona era già piantata davanti alla porta; al tentativo di allontanarlo, ci ha aggredite e abbiamo dovuto chiamare la polizia. La mattina successiva l’abbiamo ritrovato nel medesimo luogo”, scrivono le addette, che lamentano bottiglie e lattine di alcolici abbandonate fuori dal negozio, cattivi odori, una situazione igienica precaria e si mostrano preoccupate per l’incolumità dei clienti.

Vendiamo abiti per bambini, l’esercizio è frequentato anche da loro ed il fatto che quella persona sia spesso nuda ed aggressiva potrebbe causare gravi danni alla incolumità, sicurezza fisica e psicologica dei piccoli. Confidiamo nella polizia e nell’antidegrado del Comune per un intervento risolutivo”.

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