22 MAR 2025
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Dopo 67 anni Crespino non dimentica. Commemorato l'eccidio, le foto

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Dopo 67 anni Crespino non dimentica. Commemorato l'eccidio, le foto Dopo 67 anni Crespino non dimentica. Commemorato l'eccidio, le foto © n.c.
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Sono esattamente 55 anni che non manchiamo mai (salvo rarissime volte), alla cerimonia della  rievocazione storica sui 44 martiri di Crespino sul Lamone, trucidati davanti alle limpide acque che bagnano il piccolo sobborgo incastonato fra i contrafforti degli appennini tosco-romagnoli, fucilati senza pietà dai nazisti il 19 luglio del 1944, dopo una sciagurata azione di alcuni partigiani che uccisero quattro soldati tedeschi della sussistenza che scappavano verso Marradi.

Anche questa volta (quante assenze in termini politici e istituzionali abbiamo notato), la nostra coscienza ci diceva di esserci (la prima volta nel 1952 a 12 anni!!), per seguire con commozione ed emozione una cerimonia che ancora suscita tanta carità e pietà cristiana verso i caduti, senso della storia che non deve essere mai dimenticata, nella sua intera verità, amore per la libertà e per la democrazia contro tutte le ideologie totalitarie di qualsiasi colore, che hanno infestato ed umiliato la storia del ‘900.

 

La cerimonia abbastanza partecipata (quanti amici e quanto parenti dei caduti che abbiamo conosciuto, non sono più), cerimonia ripetiamo coordinata dal parroco di Crespino don Bruno Malavolti, (il suo predecessore don Fortunato Trioschi, alla soglia dei 90 anni, fu trucidato insieme ai suoi parrocchiani), instancabile organizzatore da tanti anni della “giornata del martirio”, ha visto la presenza dell’Arcivescovo di Firenze S. E. Giuseppe Betori, che ha officiato la Santa Messa con il Vescovo di Faenza, il presidente della Provincia Barducci, i responsabili della Regione Toscana e della Regione Emilia-Romagna con i loro gonfaloni, il presidente della Comunità Montana Tagliaferri, i sindaci o i  loro sostituti di Firenze, con le “chiarine”, Marradi, Palazzuolo Sul Senio, Firenzuola, Borgo San Lorenzo, San Piero a Sieve, Pontassieve, Scarperia, Faenza, Brisighella, Tredozio ed altri comuni, unitamente a diverse Associazioni di Volontariato, Combattentistiche e d’Arma, con in testa la Banda Filarmonica di Marradi-Popolano. Negli interventi, sia dell’Arcivescovo Betori che nelle autorità preposte (sindaco Paolo Bassetti, presidente Andrea, Barducci e relatore ufficiale Beppe Matulli), il tema è stato quello della guerra, delle sofferenze, della libertà, della democrazia, del vivere civile in una democrazia ben consolidata nel tempo.

Dopo la deposizione delle corone d’alloro nella sottostante Cripta del Mausoleo (opera del Prof. Mario Bini di Borgo San Lorenzo), la manifestazione si è sciolta, dopo la presentazione del libro di Paolo Cocchi “diario di un diario” nel pomeriggio al Circolo Ricreativo, dando a tutti l’appuntamento per l’anno prossimo nel 68° Anniversario dell’eccidio di Cespino sul Lamone. A Dio piacendo noi ci saremo
(A.G.)

Foto 1 (in alto): Il Corteo istituzionale si porta nello spazio antistante il Mausoleo dove riposano i 44 Caduti di Crespino sul Lamone.

 

Foto 2 (qui sopra): Una panoramica dello spazio antistante il Mausoleo di Crespino sul Lamone, opera  e progetto  (1948) dello scultore  Prof. Mario Bini di Borgo San Lorenzo.

 Foto 3 (qui sopra): Un momento della cerimonia con tutte le autorità sulla terrazza del Mausoleo di Crespino sul Lamone.

( Foto cronaca di Aldo Giovannini)

 

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