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Energia pulita dall’Arno, al Girone altri 2 briglie

Gli impianti del Girone rientrano nelle 13 pescaie (gli impianti sono 12) oggetto dei lavori di recupero voluti dalla Regione...

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Arno con Dragon Boat Arno con Dragon Boat © Ok1Nwws24
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Proseguono i lavori di recupero e riqualificazione delle traverse o pescaie - dette anche "briglie" - del tratto fiorentino dell’Arno per la produzione di energia idroelettrica.
Dopo l’Isolotto, questa mattina il presidente Eugenio Giani e l’assessora Monia Monni hanno fatto un sopralluogo alle ‘traverse’ di Martellina e Cartiera (Girone), che ospitano due turbine che sfruttano un salto di circa 4,40 metri e una portata media di 60 metri cubi al secondo per sviluppare una potenza di 4,6gigawattora all’anno.

Gli impianti del Girone rientrano nelle 13 pescaie (gli impianti sono 12) oggetto dei lavori di recupero voluti dalla Regione Toscana. Tutti gli impianti sono realizzati attraverso un Project Financing da 100milioni con Iniziative Toscane e saranno tutti a regime entro il 2025.
Ad accompagnare il presidente Giani e l’assessora all’ambiente Monia Monni c’erano il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini e la sindaca di Fiesole Anna Ravoni.
Presenti anche i tecnici del Genio civile della Regione Toscana col direttore della protezione civile regionale Giovanni Massini.

“Pensare l’Arno come fonte di energia è qualcosa di straordinario – ha detto il presidente Giani ricordando anche il sopralluogo all’impianto dell’Isolotto di qualche giorno fa- . Il Girone ha una particolarità che mi piace sottolineare, quella del passaggio sulla pescaia per le canoe, e la ricostruzione di una pescaia storica che potremo rivedere nella sua bellezza.
Mancano due mesi alla fine dei lavori
– ha spiegato ancora-, a quel punto e con la conclusione della briglia di san Niccolò Firenze avrà un volto nuovo, dal punto di vista ambientale. Una svolta ecologia: energia pulita e anche una nuova fruibilità del fiume”.

Giani a questo proposito si è soffermato anche sul tunnel sotto l’Arno che potrà essere fatto grazie ai Fondi di sviluppo e coesione e che metterà in collegamento sotterraneo il lungarno della Zecca con piazza Poggi.  "Coniughiamo sicurezza, sostenibilità ambientale e riqualificazione di vecchi manufatti – ha specificato il presidente- . Le traverse sono opere trasversali al corso d’acqua realizzate per produrre forza motrice, un tempo a servizio di mulini come appunto la pescaia in cui siamo oggi o opifici, che hanno anche un ruolo di regimazione delle acque. Salvaguardiamo anche la biodiversità  e valorizziamo un patrimonio storico-culturale composto da opere di ingegneria e architettura fluviale”.
 

“Si tratta di un intervento più complesso rispetto a quello dell’Isolotto, che ultimeremo entro un paio di mesi – ha spiegato l’assessora Monni entrando nel dettaglio dei lavori.
“Questa ristrutturazione – ha proseguito- ha riguardato 2 briglie, Martellina e Cartiera. Su quest’ultima al Girone, sono state installati due impianti che produrranno energia sfruttando un salto di 4,40 metri sviluppando una potenza di 4,6 gigawattora l’anno.
Non solo. Monni ha sottolineato anche la particolarità propria di questo impianto: la presenza di un elemento mobile, "una sorta di paratia gonfiabile (Rubber dam) – ha specificato- che quando il livello dell'acqua scende nella stagione estiva consente di indirizzarla verso le due turbine che così continueranno a produrre in maniera continuativa energia elettrica.
E’ evidente che si tratta di un intervento esteso, prevalentemente di natura idraulica perché è proprio questa la funzione primaria delle pescaie: mantenere una quota costante dell’acqua per impedire fenomeni di erosione che spesso compromettono gli argini. Ma c’è anche una funzione ecologica, le traverse concentrano le acque impedendo che il fiume vada completamente in secca e in più, con le turbine si produce energia. Un’opera multifunzionale fatta dialogando con il territorio”
.
L’assessora Monni si è soffermata anche sulla navigabilità del fiume che verrà garantita sia per i canottieri che per tutti i fruitori dell’Arno”

Tutti gli impianti saranno collocati lungo l’asta dell’Arno in un tratto di 55 chilometri, fra Incisa  e Lastra a Signa. 
Un’operazione complessa che punta a migliorare la sicurezza idraulica lungo il fiume, a preservare la biodiversità, a ridurre la produzione di emissioni climalteranti e a salvaguardare e valorizzare il patrimonio storico ancora presente. L’investimento totale ammonta a 100 milioni di euro.
La concessione avrà durata di 30 anni, estendibili di ulteriori 10 durante i quali sia le opere idrauliche che quelle destinate alla produzione idroelettrica saranno manutenute e gestite dal concessionario.
Al termine della concessione le opere rientreranno completamente nella proprietà della Regione Toscana che potrà provvedere ad un nuovo affidamento.

“Bagno a Ripoli – ha aggiunto il sindaco Casini- con quattro impianti su 12 briglie in totale ha fatto e fa sicuramente la sua parte nel campo della sostenibilità. Dal nostro territorio e da questa porzione di Arno arriva un grande contributo all'ambiente e ai cittadini che potranno usufruire di energia “pulita” da fonti rinnovabili. Una politica ambientale del fare che ci piace e che fin da subito ci ha visti impegnati a sostenere e realizzare questo grande progetto”

"Quello delle briglie sull’Arno – ha detto la sindaca Ravoni- è progetto complessivo importante. Anche le pescaie Martellina e Cartiera di Girone (Fiesole), insieme alle altre previste, contribuiranno alla produzione di energia elettrica che è alla base di questo progetto.
Per Girone, frazione in territorio fiesolano, sarà anche un modo per la riqualificazione di un tratto dell’Arno che tornerà, quindi, ad essere usato anche da canoe, vista la realizzazione di un apposito passaggio.
Questo per noi è di particolare interesse, vista la presenza di una società di canottaggio subito a monte delle briglie stesse, in località Anchetta. Un modo diverso di vivere un fiume tanto amato e utilizzato dai nostri cittadini li residenti e non solo.”

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