Ex-ospedale di Luco: Qualche mese per una nuova asta © n.c.
Come appreso in questi giorni dalle parole dell’assessore regionale Vittorio Bugli, anche la seconda asta finalizzata alla vendita dell’ ex-ospedale di Luco di Mugello non ha trovato acquirenti interessati a farne un albergo, e dunque a rivalorizzarlo definitivamente. Lapidarie, infatti, le parole dello stesso Bugli: «L’abbiamo messo all’asta ma è andata deserta, e questo nonostante il vincolo di destinazione sia stato cambiato in turistico-recettivo perché ritenuto quello più appetibile sul mercato». Approfondendo, per ora, non sono emersi ulteriori dettagli. La Regione si è detta senz’altro interessata nel cercare di concludere positivamente la delicata questione mugellana: in tempi il più possibile stretti e con le dovute procedure. E’ stato ricordato, però, come l’operazione rientri in un più vasto piano di vendita di immobili e terreni; motivo per cui il periodo della successiva asta (la terza in ordine di tempo) non è ancora calcolabile. C’è una sicurezza: si tratterà di aspettare mesi, perché non si vuole andare oltre l’anno corrente. Il prezzo a base d’asta, a meno di cambiamenti in extremis, resterà presumibilmente di 2 milioni e 400 mila euro. A cui ne vanno comunque aggiunti dai 5 agli 8 per la ristrutturazione. La Regione non si farà carico del recupero della struttura (preziosa a livello storico e architettonico all’interno del territorio) e precisa come, ovviamente, il tutto sia stato già concordato nelle dovute sedi. D’altro canto, le condizioni di quello che un tempo fu un monastero camaldolese non sono rassicuranti. Insomma: ancora una volta c’è da attendere, o sperare. Dopo la prima e la seconda, sarà buona la terza?
