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Guerriglia a Firenze. La Polizia sta eseguendo misure cautelari per gli scontri del 30 ottobre

L'operazione in corso di svolgimento in queste ore

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Scontri a Firenze il 30 ottobre 2020 Scontri a Firenze il 30 ottobre 2020 © OK!Mugello
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Ricordate le scene di guerriglia urbana che si verificarono in centro a Firenze la sera di venerdì 30 ottobre? Scene per le quali sono state perquisite anche le case di alcuni 17enni in Mugello e Valdisieve (clicca qui). Stamani (mercoledì 3 febbraio) arriva in redazione la seguente notizia riguardo alle misure cautelari a carico di 19 persone di età compresa tra i 20 ed i 31 anni:

La Polizia di Stato di Firenze ha eseguito 19 misure cautelari nei confronti di soggetti coinvolti nei gravi fatti avvenuti la sera del 30 ottobre scorso quando il centro di Firenze è stato teatro di un’estemporanea manifestazione che ha visto il radunarsi di centinaia di persone nelle vie principali, per dare vita ad una generica protesta “anti-sistema”, sull’onda di analoghe manifestazioni in altre città, quali Napoli, Milano e Torino, subito degenerate in gravi turbative dell’ordine pubblico, con attacchi alle Forze di Polizia e danneggiamenti.

Dalla notte stessa i poliziotti della Digos hanno messo in campo un’importante “gruppo investigativo”, coordinando anche investigatori della squadra mobile e dei commissariati cittadini. Se da un lato, infatti, è subito emerso il ruolo di una componente politicizzata ed afferente al circuito anarchico fiorentino, si è poi riscontrata la responsabilità, in contemporanei comportamenti violenti e delittuosi, di soggetti privi di connotazione estremistica, ed infatti individuati negli ambienti della criminalità comune.

Come avvenuto in altre città, gli anonimi promotori hanno propagandato l’iniziativa inondando i canali social con l’invito a partecipare alla protesta – senza peraltro darle alcun obiettivo politico o tema specifico – all’evidente scopo di ampliare al massimo la platea di possibili partecipanti e creare un clima di forte tensione.

Come mostrato dalle numerose dirette video-giornalistiche, la sera del 30 ottobre si sono radunate nelle vie del centro storico centinaia di persone, tra cui chi riteneva effettivamente di avere motivi di protesta o semplici curiosi, andando a costituire una notevole massa di persone, tra le quali ben presto sono serpeggiate liti per le diverse vedute sulla forma della manifestazione, nonché ripetute provocazioni verso le Forze di Polizia da parte di facinorosi che, invece, intendevano innescare focolai di contrapposizione violenta.

Come si è potuto vedere dalle dirette tv, ben presto la situazione è degenerata con lanci di bottiglie ed oggetti nei confronti dei reparti di polizia che hanno dovuto procedere ad effettuare delle cariche nel tentativo di disperdere i manifestanti e di bloccare i responsabili degli atti delittuosi, trovando tuttavia una continua resistenza, contrapposizione e reazione di nuovi e consistenti assembramenti in tutta la zona di via Calzaiuoli, piazza della Repubblica, via Strozzi finalizzati a contrastare l’opera delle Forze di Polizia ed a bersagliare gli agenti con oggetti contundenti procurati dal danneggiamento di arredi urbani, segnaletica stradale, selle di biciclette, pali stradali e culminato con il lancio di tre bombe molotov in via dell’Albero.

Nel corso degli scontri, prolungatisi per oltre tre ore e risoltisi solo a notte fonda con il definitivo disperdersi dei manifestanti, sono rimasti feriti 5 agenti, nonché danneggiati 8 mezzi di polizia, bersagliati da lanci di oggetti o sfregiati con oggetti acuminati. Inoltre, l’Amministrazione comunale ha calcolato in circa trentamila euro l’ammontare dei soli danni a beni pubblici, arredi urbani e segnaletica stradale.

L’azione di contrasto, tuttavia, oltre alla costante gestione delle Forze di Polizia per fronteggiare e disperdere i gruppi che continuavano a contrapporsi e ad attaccare, ha portato al fermo, identificazione ed accompagnamento in Questura di 20 soggetti, subito denunciati, ma soprattutto all’arresto di 4 persone - tra cui l’autore del fatto più grave, vale a dire il lancio delle bottiglie molotov – sottoposti, con immediato intervento dell’A.G., a misure cautelari tutt’ora in atto.

Determinante è risultata la documentazione video realizzata dagli operatori della Polizia Scientifica nel pieno degli scontri che, insieme alle immagini acquisite dal sistema di videosorveglianza comunale e dai circuiti giornalistici, è andata a comporre l’essenziale fonte per documentare  i gravi fatti della serata.

L’indagine, condotta con il serrato coordinamento della Procura della Repubblica di Firenze, costantemente aggiornata sugli approfondimenti relativi sia ai soggetti già arrestati o indagati, sia sullo sviluppo nell’identificazione di altri, si è conclusa, al momento, con la denuncia, a vario titolo, in totale di 37 persone. Grazie a precise estrapolazioni fotografiche e video, la Digos ha potuto documentare puntualmente a carico di 19 persone, tutti e gravitanti su Firenze e di età compresa tra i 20 ed i 31 anni, ruoli e comportamenti che hanno integrato vari reati, dai danneggiamenti di beni pubblici e privati, resistenze, violenze e lesioni a Pubblico Ufficiale, fino alla fabbricazione e lancio di ordigni incendiari, ed in esito alla quale la Procura della Repubblica ha richiesto e ottenuto dal G.I.P. del Tribunale di Firenze una serie di misure cautelari: 7 arresti domiciliari, 7 obblighi di dimora con divieto di allontanamento dalle 20.00 alle 07.00 e 5 obblighi di firma, tutte eseguite nella mattinata odierna, insieme alle relative perquisizioni, da un rilevante dispositivo di polizia.

In esito all’operazione odierna, è stato acquisito altro materiale utile all’ulteriore sviluppo delle indagini in ordine ai reali promotori ed istigatori della serata.

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