23 MAR 2025
OK!Valdisieve

Si conferma in Toscana la volontà di esternalizzare i prelievi? Borgo ha fatto da apripista?

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In Mugello, lo sanno i nostri lettori, i prelievi che venivano effettuati all'ospedale di Borgo San Lorenzo sono stati esternalizzati; ufficialmente per liberare spazi nell'ospedale di Borgo in vista dei lavori di adeguamento. La Cisl lancia però un allarme, a livello più generale di Asl Toscana Centro, che non può non preoccupare (prima nota che trovate qui sotto), e sempre dal mondo sindacale arrivano reazioni preoccupate (seconda nota)

L'allarme della Cisl Funzione Pubblica Firenze Prato:

La Asl Toscana Centro intende esternalizzare il servizio di raccolta e gestione dei prelievi (ematici e affini, sia domiciliari che ambulatoriali). Lo ha comunicato la stessa Azienda sanitaria (che copre le province di Firenze, Prato e Pistoia) alle organizzazioni sindacali in una semplice missiva, riferisce la Cisl Funzione Pubblica Firenze-Prato.

Una scelta che la Cisl-Fp contesta perché tocca “un servizio fondamentale e strategico”, con “costi non giustificabili” e senza chiarire “quali migliorie al servizio” ciò possa apportare. “Un comportamento – dice il sindacato – che aggrava ancora di più i bilanci della sanità toscana che non permettono nuove assunzioni” e proprio nel “momento in cui il governatore Giani chiama i dirigenti delle ASL per abbattere i costi di gestione”.

La Cisl-Fp al contrario afferma la necessità di “mantenere i servizi erogati attraverso le strutture pubbliche, le uniche che possono garantire alla nostra popolazione un’assistenza equa e di qualità scevra da qualunque ottica di guadagno” e conclude: “Ora con il PNRR non dobbiamo esternalizzare ma rafforzare.”

La conseguente preoccupazione del segretario generale della Cisl Toscana, Ciro Recce:
 
Preoccupazione per la prospettiva di esternalizzazione di un pezzo di sanità toscana e richiesta di un confronto urgente con la Regione per chiarire bene le finalità e i confini del percorso intrapreso. E’ la posizione espressa dal segretario generale della Cisl Toscana, Ciro Recce, dopo che è emersa la volontà della Asl Toscana Centro di esternalizzare il servizio di raccolta e gestione dei prelievi ematici e affini, domiciliari e ambulatoriali.
 
Era stata la Cisl Funzione Pubblica Firenze-Prato, ieri, a rendere nota di aver ricevuto una informativa in merito dalla stessa Asl, e che l’onere complessivo per la sanità pubblica ammonterebbe a 30 milioni di euro.
 
“Quello delle esternalizzazioni è un terreno delicato – dice Recce – sul quale occorre procedere sempre con grande attenzione, valutando bene rischi, costi e benefici. Tantopiù quando si parla, come in questo caso, di un bene fondamentale come la salute e il servizio sanitario pubblico. A destare grande preoccupazione è, ancora prima del merito, il metodo con cui questa decisione è stata presa e comunicata. Non può bastare una lettera di una Asl per affrontare un argomento come questo, che coinvolge la salute dei cittadini e il lavoro di tante donne e uomini che in questi due anni tutti hanno chiamato ‘eroi’.”
“Per questo – aggiunge Recce - chiediamo alla Regione di aprire immediatamente un tavolo per approfondire ogni aspetto di questo percorso che la Asl Toscana Centro intende portare avanti, per capire come si inserisca nel contesto complessivo della sanità toscana (nei suoi conti e nella prospettiva del Pnrr) e valutare, senza ideologie e fondamentalismi, ma anche senza semplicismi, ogni risvolto di questa operazione.”

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