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Sit-in di protesta dei lavoratori della cultura venerdì in piazza Santissima Annunziata

"L'attesa spettacolare" andrà in "scena" venerdì 30 ottobre

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la protesta dello spettacolo la protesta dello spettacolo © Waldo Miguez da Pixabay
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Sarà Piazza Santissima Annunziata ad ospitare venerdì 30 ottobre dalle 10 alle 12 la protesta dei lavoratori dello spettacolo che con i sindacati scenderanno in piazza con un sit in per protestare contro la chiusura di cinema e teatri inseriti nella lista nera del Dpcm di ieri.

“Tutti i lavoratori e le lavoratrici stanno pagando un prezzo altissimo; ancora di più lo stanno pagando i precari e le precarie che non hanno potuto ottenere le stabilizzazioni, coloro che si sono visti annullare i contratti sottoscritti senza ottenere nessun risarcimento, i lavoratori e le lavoratrici intermittenti, le piccole realtà che fanno cultura ed educazione diffusa sul territorio, senza dimenticare tutto l’indotto (trasportatori, fornitori, noleggiatori di materiale audio/luci/video e scenografico) anch’esso in grave sofferenza – spiegano Slc Cgil, Fistel Cisl e Uicom Uil ToscanaTutto il comparto è chiaramente in grandissima sofferenza: troppi lavoratori non hanno ancora ricevuto gli ammortizzatori/bonus e sono senza tutele garantite, nonostante le promesse fatte”.

I lavoratori dello spettacolo chiedono quindi “ristori” certi e immediati per fronteggiare l’emergenza; un reddito che riconosca i periodi di lavoro, preparazione e formazione, adottando misure di contrasto al lavoro nero; sostegni realmente esigibili per i lavoratori e per le imprese per un periodo consono; un piano di rilancio, anche attraverso l’utilizzo del Recovery Fund; l’apertura di un tavolo permanente tra le parti sociali, i ministeri e le istituzioni locali per il sostegno e il rilancio del settore anche in relazione ai contratti collettivi nazionali di lavoro scaduti, non rinnovati, non rispettati; ammortizzatori e tutele strutturali per tutti i lavoratori e lavoratrici atipici e discontinui; la stabilizzazione per i precari e le precarie delle fondazioni lirico sinfoniche.


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