Sono solo 4 i casi di positività (3 bambini e un adulto del personale Ata) su oltre 3.200 test rapidi eseguiti su studenti delle prime classi e personale Ata delle scuole secondarie di primo grado di Firenze: questo il primo bilancio dei test rapidi eseguiti per rilevare la presenza dell’antigene SARS-CoV-2 su tutti gli studenti delle scuole fiorentine, dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di primo grado.
La vasta operazione di screening, che a oggi ha interessato il 10% della popolazione scolastica e ha l’obiettivo di contrastare la diffusione del Covid-19 e avere un quadro completo sulla popolazione scolastica e aiutare le scuole in questa seconda ondata del Coronavirus, è finanziata da Fondazione CR Firenze e promossa in sinergia con il Comune di Firenze in collaborazione con la Ausl Toscana Centro, la Società della salute di Firenze e l’Ufficio scolastico regionale per la Toscana.
Alla presentazione dei primi risultati hanno partecipato il sindaco Dario Nardella, l’assessore a Educazione e Welfare Sara Funaro, il presidente Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori e il direttore della Società della Salute Marco Nerattini. Presenti, tra gli altri, il presidente del Comitato di Firenze della Croce Rossa Italiana Lorenzo Andreoni e il provveditore della Misericordia di Firenze Giovangualberto Basetti Sani, che con i loro operatori e volontari effettuano i test rapidi nelle scuole.
“Firenze è l’unica grande città a fare gli screening con i tamponi rapidi nelle scuole - ha detto il sindaco Dario Nardella -. Il numero dei positivi fino ad oggi è estremamente ridotto, siamo all’1 per mille. Dalla prossima settimana i test saranno fatti nelle scuole primarie e a gennaio riprenderemo lo screening nelle scuole secondarie di secondo grado, nelle classi seconde e terze, per avere il polso della situazione anche dopo le vacanze di Natale, che considero un momento ad alto rischio per tutti, ragazzi, adulti e anziani. Vogliamo garantire un rientro a scuola in sicurezza”. “Ringrazio la Fondazione CR Firenze - ha continuato il sindaco -.
Questa mattina ho sentito a telefono la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina a cui ho riferito i risultati dei test: si è congratulata con noi e ha espresso soddisfazione per questa bassissima percentuale che conferma che il contagio non parte dall’interno delle scuole. Nessuna città al momento ha fatto un lavoro così dettagliato come il nostro”. “Il modello di Firenze è stato raccolto dai sindaci metropolitani - ha proseguito Nardella - tanto che abbiamo proposto al governo, come sindaci metropolitani, di replicare gli screening con test rapidi nelle scuole superiori quando torneranno in classe. Il modello sperimentato dalla Fondazione CR Firenze con il Comune, l’Asl e tutta la rete è stato accolto con grande interesse sia dal ministero della Pubblica istruzione sia dagli altri colleghi sindaci metropolitani”.
“L’operazione di screening massivo sulla popolazione scolastica ci sta fornendo un utile spaccato sull’attuale diffusione del virus - ha affermato il presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori -. Per la prima volta, siamo in grado dati alla mano di affermare che in questo momento il virus sta circolando fra i ragazzi delle prime classi della secondaria di primo livello in maniera limitata. Per noi è importantissimo essere riusciti ad individuare anche un solo caso che avrebbe potuto favorire un rapido contagio con drammatico un effetto moltiplicatore. La Fondazione CR Firenze ha voluto fare la sua parte per dare quante più certezze alle famiglie, ringrazio i genitori dei ragazzi che hanno responsabilmente acconsentito allo svolgimento dei test rapidi. Aggiungo che nelle prossime settimane estenderemo questa possibilità anche ai Comuni di Bagno a Ripoli, Scandicci, Fiesole e probabilmente se ne aggiungeranno altri. Soltanto attraverso l’unione di tutte le istituzioni saremo in grado di vincere questa battaglia”.
“Siamo soddisfatti dell’adesione ai test rapidi - ha detto l’assessore Sara Funaro -. Abbiamo avuto un livello di adesioni molto alto. C’è una grande attenzione e una grande sensibilità da parte della popolazione e dei genitori. Ringrazio la Fondazione CR Firenze, la Croce Rossa Italiana, la Misericordia di Firenze, il Provveditorato e i dirigenti scolastici che stanno supportando questa importante operazione di screening”. “Questa prima fase di test è andata bene, sia a livello di risultati che a livello organizzativo - ha spiegato l’assessore -. Grazie alla collaborazione fra la Società della salute di Firenze, gli istituti scolastici, gli operatori e i medici, che hanno lavorato nelle scuole, e l’azienda sanitaria, siamo riusciti ad avere il risultato dei tamponi molecolari, fatti ai ragazzi che avevano il test rapido positivo, velocemente, entro la sera stessa. A quel punto la Asl ha subito disposto le quarantene della classe”. “L’altro dato significativo emerso - ha continuato Funaro - è che i tre casi di positività erano in classi e scuole diverse, questo è la riprova che nelle scuole, ad ora, non ci sono focolai. Abbiamo già calendarizzato e stiamo andando avanti con le scuole primarie dove andremo avanti fino alle settimane di Natale”.
Dalla prossima settimana, fino alle vacanze di Natale, i test rapidi saranno fatti nelle scuole primarie e i primi saranno gli studenti delle scuole Sauro e Acciaioli (Istituto comprensivo Galluzzo), Rodari (Istituto comprensivo Ottone Rosai) e Niccolini (Istituto comprensivo Ghiberti).
“Stiamo valutando con i dirigenti scolastici come effettuare lo screening alle scuole dell’infanzia - ha affermato l’assessore Funaro - perché abbiamo tante richieste delle famiglie di essere presenti durante lo screening nelle scuole dell’infanzia e questo può creare difficoltà perché diventerebbero luoghi di aggregazione. Decideremo a breve se continuare a fare test nelle scuole o se procedere con postazioni esterne. C’è anche quest’ultima possibilità per permettere alle famiglie di poter essere presenti durante lo screening al proprio bambino”.
Sono quasi 32 mila gli alunni (7370 dell’infanzia, 15250 della primaria e 9279 della secondaria di primo grado) che verranno sottoposti al test rapido, provenienti da circa 130 plessi scolastici di Firenze (inclusi i bambini residenti nelle aree limitrofe, ma frequentanti gli istituti fiorentini). I test verranno fatti ai bambini le cui famiglie daranno l’autorizzazione ad eseguirli. Se il test darà esito positivo, al bambino, con il consenso della famiglia, potrà essere effettuato contestualmente il tampone molecolare. L’operazione ha un costo complessivo di 350 mila euro, fra acquisto dei test e pagamento degli operatori sanitari, che saranno interamente sostenuti da Fondazione CR Firenze. La Fondazione già lo scorso marzo aveva stanziato risorse pari a 3,2 milioni di euro che sono state impiegate per l’acquisto di materiale sanitario (mascherine, tute, caschi etc.).