
«Non è facile trovare le parole più adeguate per descrivere che cosa sia stata, ed ancora sia, la vicenda del Forteto». Ci proverà, però, l’associazione Artemisia: con un percorso formativo sul maltrattamento istituzionale e le sette, che sarà avviato il prossimo 27 marzo a Borgo San Lorenzo, nell’ambito del progetto Oltre (finanziato anche per mezzo della Regione). L’intenzione è di promuovere l’acquisizione di maggior consapevolezza da parte degli operatori socio-sanitari, dei dirigenti scolastici e delle forze dell’ordine del territorio (a cui il corso è rivolto) rispetto all’articolazione e alla portata della vicenda. Ok!Mugello pubblica la nota integrale dell’associazione no-profit di Firenze e, sotto, il calendario degli appuntamenti sul Forteto. Per maggiori informazioni sul percorso di Artemisia sul Forteto: amminastrazioneartemisia@gmail.com
«Mentre prosegue da Ottobre 2015 l’impegno accanto alle persone uscite o in uscita da Il Forteto, nell’ambito del Progetto Oltre sarà avviato il prossimo 27 Marzo a Borgo San Lorenzo un “Percorso formativo sul maltrattamento istituzionale e le sette, con particolare riferimento alla vicenda de Il Forteto”. Le giornate formative vedranno la presenza di docenti di rilevanza nazionale e saranno riservate a operatori sociali e sanitari del Mugello e di altre aree della Regione e ad alcuni fra rappresentanti delle Forze dell’Ordine e Dirigenti Scolastici. L’attività formativa promossa muove dalla consapevolezza che siano necessari strumenti e conoscenze specifiche per intervenire in modo corretto e professionale in una vicenda così complessa e dolorosa, che interroga inevitabilmente tutti gli operatori della tutela - sociali sanitari e giudiziari – in particolare del territorio del Mugello. Proprio per questo possono essere ancora notevoli le difficoltà nel “maneggiare” la vicenda.. Queste sono le ragioni per cui l’intero partenariato del Progetto Oltre e la Regione Toscana hanno scelto di investire, attraverso il corso in programma, sulla qualità dei percorsi di tutela e di aiuto e sul rafforzamento delle competenze professionali e della capacità di confronto e discussione. Il Forteto ci insegna che non si possono fare semplificazioni, non si devono fare scelte di campo ideologiche. Devono essere fatte rilevazioni rigorose, protezioni rigorose, valutazioni rigorose. L’intenzione, maturata nell’anno di lavoro trascorso dall’équipe del Progetto Oltre e assunta dal Comitato Scientifico del Corso, è promuovere l’acquisizione di una maggior consapevolezza e riflessione da parte degli operatori del territorio rispetto all’articolazione e alla portata della vicenda, alla gravità e pervasività dei maltrattamenti subiti dalle vittime, alla complessità degli esiti e alla conseguente necessità di una presa in carico mirata, nonché di un’ assunzione chiara di posizione e di responsabilità, sia da parte dei singoli, sia da parte del contesto comunitario e istituzionale. Non è facile trovare le parole più adeguate per descrivere che cosa sia stata, ed ancora sia, la vicenda del Forteto. Siamo nel mezzo di un percorso che stiamo facendo insieme alle vittime uscite o in uscita da Il Forteto con i colleghi del Servizio Sociale del Territorio, di Formazione Co&So Network, Abitare Solidale e Anci Toscana. Il corso di formazione è una prima opportunità importante per confrontarsi su quanto accaduto. E’ un’occasione importante per promuovere il riconoscimento delle responsabilità dell’intero sistema per le gravi omissioni nella tutela e nel monitoraggio. Sappiamo quanto questa assunzione di responsabilità sia necessaria per i sopravvissuti e importante per gli operatori, poiché nel caso di abusi istituzionali l’impatto con il trauma genera in modo amplificato in tutti noi intensi meccanismi di difesa che ostacolano la possibilità di lavorare insieme alle vittime. In questo senso il corso si concluderà con una riflessione dei tecnici aperta alla cittadinanza proprio rispetto al possibile impegno della comunità e degli operatori nella protezione, nella prevenzione e nella riparazione. (Massimo Braganti, Direttore SDS MUGELLO) La specificità della vicenda de Il Forteto ci ha mostrato da un lato la necessità di un impegno costante e di un’accurata riflessione per prevenire il ripetersi di simili collassi del nostro sistema di tutela, dall’altro la necessità di declinare come Servizi Territoriali Sociali e Sanitari in modo diverso e innovativo il nostro ruolo e il nostro mandato, per rispondere in modo flessibile ai bisogni che emergono e che stiamo conoscendo grazie al nostro impegno quotidiano nel Progetto Oltre. E’ una sfida grande, anche alla luce della finitezza di risorse e strumenti con cui ad oggi dobbiamo confrontarci. Una sfida che ci impegna nell’individuazione di soluzioni personalizzate e “creative”, anche grazie ad un innovativo modello di presa in carico pubblico-privato sin dalla fase di primo accesso. Passi ulteriori nella direzione della ricerca scientifica, dell’intervento e della formazione, saranno a breve possibili grazie al recente finanziamento del Progetto Europeo SASCA in cui Artemisia, insieme alla Regione Toscana e alla Società della Salute, ha iniziato a confrontarsi con i partners europei sui temi del maltrattamento istituzionale nelle comunità residenziali per minori dal punto di vista degli adulti sopravvissuti».