23 MAR 2025
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Forteto. Il sopralluogo della Commissione. Alberti: "Goffredi è ancora a libro paga"

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Forteto. Il sopralluogo della Commissione. Alberti: Goffredi è ancora a libro paga Forteto. Il sopralluogo della Commissione. Alberti: Goffredi è ancora a libro paga © n.c.
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In un clima per niente sereno, ieri (8 febbraio), si è svolta la visita della commissione regionale d’inchiesta alla cooperativa del Forteto. Intorno alle 15 il presidente Paolo Bambagioni (Pd), Stefano Mugnai (Fi), Giovanni Donzelli (FdI), Andrea Quartini (5s) e Jacopo Alberti (Lega) sono arrivati davanti ai cancelli della struttura nei pressi di Vicchio, per un sopralluogo da tempo annunciato ma guardato con sospetto, forse troppo: ad attenderli, oltre i carabinieri, c’erano i dipendenti esterni e i soci della cooperativa. I vertici dell’associazione (i fedelissimi del Profeta), invece, non erano presenti (per Bambagioni “una mancanza di rispetto”) . C’è stato, inoltre, un incontro tra il Presidente della cooperativa Ferdinando Palanti e i consiglieri regionali. Cosa viene fuori a fronte della giornata? Racconta Alberti: “Due condannati al processo sono ancora a libro paga. Goffredi risulta lavorare nei campi, nonostante i lavoratori smentiscano di averlo mai visto lì. Mentre Pezzati risulta 'tecnico' ma ha mantenuto l'ufficio di quando era presidente". In pratica, uno dei due fondatori della comunità (il così detto ideologo di Fiesoli) e l’ex Presidente della cooperativa, entrambi giudicati colpevoli il 17 giugno 2015 in primo grado – Luigi Goffredi 8 anni, Paolo Pezzati 4 anni e 6 mesi – rimangono all’interno della struttura, con ruoli quanto meno ambigui, ricevendo un regolare stipendio. “Non c'è stata alcuna discontinuità con il passato - ha aggiunto Mugnai - e i lavoratori non vogliono capire che questo è il vero danno per la cooperativa". Mentre Donzelli afferma che “i pagamenti a Goffredi e Pezzati dimostrano che la coop è sempre al servizio dell’associazione (…) tuttora la cooperativa dà in comodato all’associazione gli alloggi per i soci”. Il nodo che tanto fa discutere è quello della posizione dei circa 130 dipendenti, per cui verità processuale e realtà effettiva al Forteto devono rimanere ben distinte: cioè le condanne inflitte dalla magistratura per maltrattamenti e abusi non dovrebbero compromettere il lavoro della cooperativa. Ma per Alberti “il passaggio di soldi dei lavoratori dalla cooperativa all’associazione non è sempre chiaro”, tanto che la situazione sarà probabilmente approfondita con un ispezione della guardia di finanza. Di nuovo è stata invocata l’importanza di un commissariamento: che, verosimilmente, non danneggerebbe la posizione dei dipendenti esterni. La domanda, intanto, resta sempre quella: chi comanda al Forteto?

 

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