“Frammenti della Grande Guerra”, il libro di Elisa Fiorelli sui soldati mugellani che parteciparono al terribile primo conflitto mondiale.
Già all’età di nove anni, la piccola Elisa era incuriosita e inquietata dalla foto che vedeva in casa del nonno Giulio. La foto ritraeva un giovane soldato: i suoi occhi tristi sembravano penetrare il suo sguardo di bambina.
Per Elisa fu quindi naturale chiedere qualcosa a proposito di quel ragazzino sulla foto, di appena diciassette anni. Le prime ricerche che condusse consistettero semplicemente nel far domande al nonno, cioè il fratello di quel soldato della classe ‘99.
Suo nonno si ricordava poco, dato che quando il fratello Giuseppe – detto Pino – partì per la guerra, lui aveva appena sei anni.
Via via che il tempo è passato Elisa non si è dimenticata di quel ragazzo e non si è accontentata delle parole del nonno. Voleva sapere di più. Dal quel momento è nata per lei una vera passione, che l’ha portata non solo a condurre ricerche su Pino, ma su tutti gli uomini e i ragazzi del Mugello che hanno partecipato alla Grande Guerra.
Come scrive Elisa, “questa piccola opera è il pallido tentativo di restituire un volto, un nome e quindi un’identità a quei ragazzi che in mille altri libri sono solo numeri […] risucchiati in date ed eventi ormai tanto lontani”. Questo non è però l’unico motivo che spinge Elisa a scrivere questo libro, infatti l’autrice scrive : “ In tempi di incertezza come questi, non possiamo permetterci di dimenticare questa pagina brutale della nostra storia, fatta di ingiustizie, sacrifici enormi e coraggio. Ricordare è una forma di rispetto verso coloro che vissero tali avvenimenti ma anche una forma di rispetto verso noi stessi. E’ giusto ricordare. “
Con grande empatia verso tutti quegli uomini, a noi sconosciuti, che pur subendo mille ingiustizie e violenze hanno creato il nostro futuro rinunciando al loro, Elisa ha voluto dare ai lettori l’opportunità di ricordare cosa sia stata la Grande Guerra e quale sia stata l’entità di questo massacro, che uccise 1.500 giovani solo nell’area mugellana, di cui più di 1.200 per le malattie diffusesi in un clima di degrado e di abbandono.
Nel libro è anche riportato il diario di un soldato , Mario Checcucci, morto nel 1915 a causa delle ferite riportate in combattimento. Le ultime righe che Mario scrisse sul suo diario, il giorno in cui fu ferito gravemente, ci fanno capire come moltissimi ufficiali fossero eccessivamente rigidi e interessati soltanto alla estrema e insulsa disciplina, ma poco inclini alla logica – moltissimi attacchi furono delle inutili carneficine – e assolutamente disumani, basti pensare che un ufficiale, Andrea Graziani, fucilò un ragazzo di 24 anni perché non si era tolto il sigaro di bocca al suo passaggio. Oltre al diario di Mario, la storia di Pino e l’elenco dei caduti di Vicchio, nel libro sono anche pubblicate varie foto inedite che Elisa è riuscita a reperire contattando varie famiglie del Trentino.
La presentazione del libro che si è tenuta domenica 18 novembre presso la Casa di Giotto a Vespignano è stata seguita anche da un concerto dei musicisti Maurizio Bargoni , Leonardo Baggiani e Federica Fabbri , che hanno eseguito vari brani della Grande Guerra e hanno musicato e accompagnato le poesie di Alfredo Vestrini (con la collaborazione di Alessandro Suggello e Nicola Genovese)
L’emozione e il coinvolgimento provate da Elisa nel raccontare la sua passione e il suo lavoro di recupero di informazioni e scatti – dettagliato e preciso come quello di uno storico – sono stati trasmessi a tutti gli spettatori, tra i quali non è mancata la commozione, la vicinanza e l’interesse per vicende ed uomini che altrimenti sarebbero stati tristemente cancellati dal tempo.