13 APR 2025
OK!Valdisieve

Frane e maltempo. 'Chiedere stato di emergenza per tutto Mugello'

  • 150
Frane e maltempo. 'Chiedere stato di emergenza per tutto Mugello' Frane e maltempo. 'Chiedere stato di emergenza per tutto Mugello' © n.c.
Font +: 22px16px
Stampa Commenta

Dall'ufficio stampa del comune di Vicchio riceviamo e pubblichiamo la presente nota. Precisando che, come spiegato dal presidente dell'Unione dei Comuni del Mugello (giovanni Bettarini) per il momento è stato chiesto ed ottenuto lo 'stato di emergenza' per i territori di Borgo San Lorenzo, Scarperia-San Piero e Palazzuolo. Lo stato di calamità (che è cosa che riguarda l'agricoltura ed i fondi del ministero dell'Agricoltura) per ora non è stato chiesto da nessun comune del Mugello. Ecco comunque la nota del comune di Vicchio:

Il consiglio comunale di Vicchio venerdì 21 febbraio scorso ha votato all'unanimità la mozione della coalizione di centrosinistra sulla difesa del territorio mugellano, con la richiesta a Regione e Governo dello stato di emergenza e calamità naturale per tutto il Mugello.

 Il consiglio ha chiesto il riconoscimento del fatto che il maltempo di febbraio ha provocato un danno eccezionale al nostro territorio: per questo ha chiesto alla Regione Toscana di dichiarare lo stato di emergenza per tutto il territorio del Mugello come del resto è già stato dichiarato per i comuni di Borgo San Lorenzo, Scarperia-San Piero e Palazzuolo (e proprio grazie a questo riconoscimento i privati che hanno subito gravi danni alle abitazioni a Panicaglia possono ricevere il piccolo aiuto stanziato dalla Regione Toscana, fino a un massimo di 5mila euro per le famiglie che hanno un reddito Isee che non supera i 36mila euro).

 Lo stato di calamità naturale è il presupposto necessario certamente a far sì che gli agricoltori possano richiedere eventuali risarcimenti danni , ma è anche il presupposto necessario affinché possa essere dichiarato lo stato di emergenza. “Soprattutto però – spiega la Presidente del Consiglio di Vicchio Carlotta Tai, che ha presentato la mozione insieme al consigliere Rinaldo Ontanetti – questa richiesta è il messaggio politico attraverso il quale il Mugello chiede allo Stato e alla Regione di rimettere al centro la prevenzione e la manutenzione del territorio e credo che come Mugello la richiesta dovrebbe venire unanime, sopra o al di là degli interessi di parte o partito che in campagna elettorale purtroppo spesso sembrano prevalere. In questo senso il consiglio di Vicchio, con l’unanimità, ha dimostrato di saper comprendere e rispondere in maniera esemplare”.

 Basta fare un giro per le nostre campagne per capire che la situazione del nostro territorio non è uno scherzo: le frane e gli smottamenti stanno mettendo in ginocchio i privati, minacciano le loro case e fanno crollare le strade che conducono a esse. “Abbiamo anche perduto tratti di strade pubbliche di notevole interesse per tutto il territorio mugellano – continua Tai –, stiamo perdendo pezzi che sono il patrimonio ambientale e naturalistico, e quindi anche economico, del nostro territorio: come la pista ciclabile tra Vicchio e Borgo San Lorenzo o la strada panoramica che da Gattaia arriva(va) a Ronta. L'appello è che tutti quelli che fanno politica sul nostro territorio accolgano e sottoscrivano questo impegno per poter andare finalmente uniti ai tavoli che contano e diventare una forza politica degna di attenzione e rispetto”.

 “Questa mozione – conclude la presidente del Consiglio vicchiese – chiede a Governo e Regione di rimettere al centro una politica ambientale di prevenzione di dissesti  idrogeologici in tutto il territorio della Toscana. Ma soprattutto chiede che l'Unione dei Comuni diventi il soggetto promotore e coordinatore di una politica di preservazione del territorio, una politica ambientale propria del Mugello, che pianifichi assieme a Regione e Provincia interventi necessari a far sì che si possano evitare, o quantomeno limitare, futuri dissesti.  Una politica che deve riguardare anche i nostri cittadini: non si può fare una politica ambientale senza il contributo dei privati e per questo chiediamo che l’Unione dei Comuni promuova l’implementazione di un regolamento unico per frontisti che obblighi i privati a eseguire corretta manutenzione di fossati, cigli, scarpate non in manutenzione ad enti pubblici, nonché a fare e mantenere le necessarie opere idrauliche nei campi, per favorire il corretto deflusso delle acque piovane”.

Nella foto: l'allagamento di Sagginale (foto Marco Santini)

 

 

 

Lascia un commento
stai rispondendo a