
Domani, 12 ottobre, in Mugello sarà sciopero dei lavoratori metalmeccanici, con presidio alle 10 a Borgo S. Lorenzo in piazza Dante davanti al Comune. Mentre una delegazione di lavoratori incontrerà il Presidente della Comunità Montana e i sindaci del Mugello.
Si tratta di uno sciopero proclamato dalla FIOM-CGIL a livello nazionale per rivendicare il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori di potersi esprimere sulle proprie condizioni di lavoro; per contestare l'accordo separato sottoscritto da Federmeccanica con le altre organizzazioni sindacali, senza una consultazione democratica dei lavoratori. E per riconquistare un contratto nazionale condiviso da tutti che garantisca ai lavoratori ed alle imprese diritti e doveri non derogabili.
La FIOM-CGIL, si legge in una nota del sindacato del Mugello, è convinta che l'uscita dalla crisi passi dallo sviluppo delle imprese e del sistema economico, dalla lotta all'evasione fiscale, dall'affermazione di legalità e democrazia e non dalla contrazione dei diritti dei lavoratori ne dalle divisioni fra le organizzazioni sindacali favorita da Federmeccanica e Governo.
Nell'incontro di Borgo San Lorenzo saranno illustrate le ragioni della protesta e sarà occasione di confronto sulle problematiche della crisi che ancora investono i lavoratori e le aziende del territorio.
Anche se scomparsa dal dibattito politico generale la crisi è tutt'altro che passata. Nel Mugello la FIOM-CGIL è impegnata in 18 aziende metalmeccaniche (che occupano 465 addetti) con la cassa integrazione in corso e per alcune di queste la ripresa è ancora lontana.
Con l'esaurirsi degli ammortizzatori sociali, la mancata conferma della cassa in deroga per il 2011, il rischio concreto è che possano esserci licenziamenti che andrebbero ad appesantire ulteriormente l'elenco dei disoccupati che già oggi hanno enormi difficoltà a ricollocarsi. Un ulteriore impoverimento del territorio del Mugello che ricadrà, come oggi già succede, su tutti i settori economici.