22 MAR 2025
OK!Valdisieve

Il 70 anniversario dell’eccidio di Crespino. Cronaca delle celebrazioni

  • 6
  • 200
Il 70 anniversario dell’eccidio di Crespino. Cronaca delle celebrazioni Il 70 anniversario dell’eccidio di Crespino. Cronaca delle celebrazioni © n.c.
Font +: 22px16px
Stampa Commenta

Sembra ieri quando a dodici anni, 1952, mio babbo Amilcare Giovannini ( la prossima domenica 3 agosto 2014 viene ricordato a Borgo San Lorenzo in un trofeo ciclistico), per un servizio giornalistico, dato che era corrispondente de La Nazione, mi portò con il treno a Crespino sul Lamone, per seguire la commemorazione dei 44 crespinesi e di altri piccoli agglomerati di quel territorio,  che furono trucidati dai nazisti (17 luglio 1944), a seguito di una rappresaglia dopo l’uccisione di quattro soldati tedeschi in fuga, da parte di un gruppo di partigiani. Sono passati 70 anni da allora, e salvo qualche rara assenza, non siamo mai voluti mancare, poiché i ricordi da ragazzino nel vedere i congiunti dei martiri piangere disperatamente, mi sono rimasti sempre impressi nella mente e nel cuore. Prima su un quotidiano per 25 anni, poi per un settimanale per altri 15, quindi per vari mensili e portali web, il nostro semplice ricordo non è mai venuto meno e così sarà anche questa volta. Domenica scorsa 20 luglio 2014, in occasione del 70 anniversario, un lungo corteo partito dalla chiesa di Crespino si è portato nel piazzale antistante il Sacrario-Ossario  (progetto architettonico del  Prof. Mario Bini di Borgo San Lorenzo), dove S.E. il Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze, ha concelebrato la Santa Messa in suffragio (fra i sacerdoti abbiamo riconosciuto don Domenico Naldoni già cappellano a Borgo e Pievano a Vicchio) e naturalmente da don Bruno Malavolti anima di questa cerimonia da tanti anni. Alla presenza di tante autorità amministrative (abbiamo notato amministratori e Gonfaloni municipali di Marradi, Borgo San Lorenzo, Firenzuola, Palazzuolo sul Senio, Modigliana, Brisighella,  Tredozio,Faenza, Vicchio di Mugello, Scarperia San Piero ed altri ancora), oltre ai gonfaloni del Comune di Firenze, della Provincia e della Regione Toscana, quindi le autorità militari (Esercito, Carabinieri, Areonatica, Corpo di Polizia Municipale), associazioni combattentistiche e d’Arma (Alpini e Carabinieri in congedo), con il servizio musicale espletato dalla Banda Filarmonica di Marradi e Popolano; moltissime persone presenti, molto popolo, quasi tutti anziani purtroppo, segno inequivocabile che nonostante la scomparsa in questi anni di tanti congiunti dei martiri, il ricordo è sempre ben saldo e scolpito nella pietra miliare della storia, che non potrà esser mai cancellata. Dopo la Santa Messa ci sono stati i saluti del Comitato Onorcaduti, del sindaco di Marradi Tommaso Triberti e le allocuzioni ufficiali da parte di personaggi istituzionali governativi. Una giornata storica quindi nel ricordo di questi inermi martiri che dovetterop subire una morte orribile, senza nessuna colpa, senza che nessuno fosse andato in loro difesa; ma tant’è, questa è la verità storica. Don Fortunato Trioschi, parroco di Crespino, 86 anni, gli fecero fare (i tedeschi) la fossa a colpi di baionetta sulla schiena e sanguinante lo finirono con una raffica di mitraglia; si legge in un libro sulla resistenza: “ facemmo un combattimento ed uccidemmo tre o quattro tedeschi. Tre giorni dopo, mentre eravamo (i partigiani) sul Monte Carzolano, i tedeschi uccisero 40 persone di Crespino, Fantino e Lozzole, compreso anche il prete nonostante fosse fascista”. Con queste  dieci righe, offensive per il vecchio sacerdote, poiché completamente false, si chiuse il tragico capitolo sui 44 morti di Crespino. L’anno prossimo, a Dio piacendo, saremo ancora là. Una rievocazione storica di tanti anni orsono.   Primo particolare del corteo.   Secondo particolare del corteo. Lo spazio antistante il Mausoelo con popolo e associazioni. (Foto A.Giovannini)

 

Lascia un commento
stai rispondendo a

Commenti 6
  • ALDO GIOVANNINI

    gentile signor borghigiano, Non so quando verr pubblicato, ma ho inviato alla Redazione i quesiti in risposta alla sua domanda dei cognomi in Alto Mugello. Tante cordialit, Aldo Giovannini

    rispondi a ALDO GIOVANNINI
    mar 22 luglio 2014 11:32
  • Vico

    Grazie della comprensione,ma vede il tempo passa e a queste commemorazioni sono sempre meno le persone che hanno subito, e sempre di pi quelle che per dovere istituzionale ci devono o vogliono essere.Finir,e siamo gi sulla buona strada, come una qualsiasi festa paesana,con la banda e le autorit in passerella. No non mi interessa.

    rispondi a Vico
    mar 22 luglio 2014 08:07
  • marcello

    i miei complimenti al signor Giovannini e il mio profondo rispetto per il signor Vico. Quanto lo comprendo

    rispondi a marcello
    mar 22 luglio 2014 01:23
  • aldo giovannini

    La comprendo caro lettore, gentile Signor Vico, e sono perfettamente d'accordo con lei. Siamo andati tantissime volte a Crespino per dovere di cronaca, per rendere onore ai martiri, per riportare alla luce verit storiche troppe volte volutamente nascoste e dimenticate. Anche a noi le passerelle non interessano (vedi le marce per Barbiana), ma comprender la motivazione nell'essere presenti. Tante cordialit ed onore a suo padre, ucciso senza colpe, morto innocente.

    rispondi a aldo giovannini
    mar 22 luglio 2014 09:43
  • Vico

    Io ,figlio di uno dei caduti,non ci vado pi da anni.Stessa retorica vuota,stessi termini,stesse autorit in passerella.Non mi interessa.Ricordo l'odore terribile di quando vennero esumati i corpi.

    rispondi a Vico
    mar 22 luglio 2014 08:34
  • carlo

    certo andare per 60 anni di fila a crespino per scrivere il resoconto veramente un record!Complimenti.

    rispondi a carlo
    mar 22 luglio 2014 08:08