
Nel grigiore della mattinata del 18 novembre, tra il perimetro straordinario costituito in Piazza della Signoria, la folla curiosa inneggiante la pace, e i controlli serrati della polizia – necessari in queste ore di scompiglio, dopo l’attentato di Parigi – il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è arrivato, intorno alle ore 11, per la cerimonia in ricordo dell’insediamento della Camera dei Deputati all’interno di Palazzo Vecchio, quando Firenze divenne capitale d’Italia nel 1865. Proprio nelle stanze affrescate dal Vasari nel ‘500 (dove per la prima volta si riunì la Camera) Mattarella sarà protagonista questa mattina di un dibattitto a cui parteciperanno i maggiori esponenti della politica toscana: tra tutti il sindaco della città Dario Nardella e il Presidente della Regione Enrico Rossi. Presenza di rilievo nazionale è quella Di Maria Elena Boschi, Ministro per le riforme costituzionali e per i rapporti col Parlamento – finita in mezzo, negli ultimi mesi, ad un giro convulso di polemiche e apprezzamenti per il DDL costituzionale – che è arrivata intorno alle 10 e 30, accompagnata da Nardella. L’evento è riuscito a radunare davanti l’occhio vigile di polizia, carabinieri e guardie di sicurezza, una considerevole quantità di persone, che hanno aspettato diligentemente il fino al suo arrivo. Oltre la celebrazione della ricorrenza, Matterella sarà questo pomeriggio (ore 16) all’Accademia della Crusca per la Tornata solenne “150 anni della lingua italiana”: altra significativa commemorazione, in ricordo del momento in cui si contribuì ad unificare le genti della penisola attraverso la diffusione della lingua unica. Cosa per cui si prodigò molto Alessandro Manzoni.