16 APR 2025
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Le giovani mugellane e la danza No Gravity. Cronaca

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Le giovani mugellane e la danza No Gravity. Cronaca Le giovani mugellane e la danza No Gravity. Cronaca
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Piccole ballerine mugellane crescono e vanno ad occupare un posto in platea al Teatro Verdi di Firenze per assistere ad una nuova produzione di danza. È accaduto lo scorso venerdì 30 ottobre quando un gruppo di circa venti adolescenti, facenti capo alle scuole di danza di Scarperia San Piero a Sieve e Vicchio, si è fatto accompagnare dai genitori presso lo storico teatro di via Ghibellina. Ragazzine animate dal fuoco sacro dell'arte, che studiano danza almeno tre volte alla settimana con il sogno in tasca di diventare ballerine e che, invece di rimanere tra le mura domestiche davanti alla Tv o ai videogiochi, hanno scelto di seguire in prima persona i danzatori professionisti a cui si ispirano. Scelta questa che non vogliamo passi inosservata, per placare seppur brevemente la frequente polemica circa lo scarso interesse dei giovani nei riguardi della cultura e dell'arte in generale. Adolescenti che mobilitano le famiglie per prendere parte ad una produzione teatrale a trenta-quaranta km di distanza dalle loro abitazioni ci parla infatti di qualcosa di diverso. Ci racconta di come una certa sensibilità artistica stia nascendo, o meglio sia già nata senza troppo rumore, tra le nuove generazioni del Mugello, complici probabilmente le varie manifestazioni volte alla promozione della cultura che si stanno organizzando sul nostro territorio, insieme al lavoro instancabile dei vari insegnanti ed operatori culturali, costantemente impegnati a generare curiosità e sensibilità verso le espressioni ed i linguaggi dell'arte. In scena la No Gravity Dance Company, compagnia di danza tutta italiana diretta dal romagnolo quarantaduenne Emiliano Pellisari, che dopo il grande successo ottenuto di recente a Pechino, è approdata al Teatro Verdi con Dall'Inferno al Paradiso, incantando il pubblico con uno spettacolo in assenza di gravità. Una produzione visionaria che oscilla tra le suggestioni del teatro visivo, la magia del circo e la plasticità della danza. L'impatto visivo è stato di sorprendente originalità: cavi, funi ed elastici, assolutamente invisibili anche agli occhi dello spettatore più attento, sorreggevano corpi eleganti e flessuosi impegnati a comporre figure geometriche aeree. La danza che si è coniugata sapientemente all'arte circense. Attraverso quattordici quadri coreografici, introdotti da voci narranti e creati su musiche classiche e contemporanee, i sei danzatori della compagnia hanno trasportato il pubblico in un mondo magico ed irreale, nel tentativo di dare forma ad alcune delle più emblematiche visioni delle cantiche di Dante. Figure e temi che il grande cantore narrò nel suo poema e che la NoGravity Dance Company, che da anni lavora con la coreografia illusionista, ha animato e messo in movimento senza peso, grazie ad idee innovative, invenzioni meccaniche e supporti tecnici ripresi dal teatro rinascimentale e seicentesco. Prolungati gli applausi al termine dello spettacolo. L'impatto emotivo è stato fortissimo, soprattutto a giudicare dai volti delle nostre piccole compaesane all'uscita dal Verdi: sguardi entusiasti e sbalorditi, affatto assonnati nonostante l'ora tarda. Genitori soddisfatti che a stento sono riusciti a contenere il fervore chiassoso delle figlie, che sul marciapiede di via Ghibellina si cimentavano nei movimenti di danza appena visti. Grazie alla disponibilità ed alla sensibilità delle famiglie, queste venti ragazzine di Scarperia San Piero a Sieve e Vicchio hanno visssuto per una sera un'esperienza diversa, emotivamente intensa ed al contempo di grande valore formativo. Il loro bagaglio di conoscenze culturali e sociali si è fatto certamente un po' più ampio e noi siamo certi che in futuro costituirà per loro una risorsa da utilizzare nella complessità della vita quotidiana a prescindere dal fatto che diventino ballerine professioniste o meno.

 

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