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L’intervento di Giorgia Baluganti all’assemblea metropolitana del Pd

La riflessione e l’analisi del voto

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Vicchio. Vicchio. © N.c.
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Giorgia Baluganti, segretaria del Pd di Borgo San Lorenzo, ha postato sui social il suo intervento all’assemblea metropolitana del Pd. La rilanciamo:

Si è tenuta l'𝗔𝘀𝘀𝗲𝗺𝗯𝗹𝗲𝗮 𝗺𝗲𝘁𝗿𝗼𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗮𝗻𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗣𝗗. Tra gli interventi, ho voluto portare anche il mio contributo. Questo è il mio intervento:

“Grazie alla Presidente Angela Bagni e alla Segretaria metropolitana Monica Marini per l'opportunità offerta dall'Assemblea e per l'analisi del voto, e per questo grazie per l'ottimo quadro della situazione fatto da Matteo Boldrini e Aldo Paparo.

Come prima cosa, entrando in sala, ho letto il titolo delle slide: "25 Settembre, che cosa è successo?" Sicuramente un ottimo punto da cui partire.

Oltre le analisi però, a quasi un mese dalla sconfitta, dobbiamo davvero 𝗰𝗮𝗽𝗶𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗹'𝗼𝗽𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲.

Sono segretaria del Pd Borgo San Lorenzo, circolo del Mugello, dove abbiamo fatto una campagna elettorale senza sosta. Come dovevamo fare, d'altronde. Perché ci abbiamo creduto, dall'inizio alla fine, perché ci crediamo. 

E nelle iniziative abbiamo legato i livelli territoriali a quelli superiori, e per questo un ringraziamento doveroso va anche ai candidati che hanno partecipato dandoci supporto.

𝗜 𝗿𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝘁𝗶 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝘂𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗶 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗶 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗠𝘂𝗴𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗳𝗮𝗰𝗲𝗻𝗱𝗼𝗰𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗽𝗼𝗰𝗵𝗶 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗲𝗻𝘁𝘂𝗮𝗹𝗶 al netto del forte esito negativo a livello nazionale, lasciando al PD il ruolo di primo partito. In un collegio atipico che ci legava a Prato e Pistoia, ma che -numeri alla mano- grazie al nostro contributo e alla nostra presenza era 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝗻𝗱𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲. 

Nonostante questo il #Mugello non ha più un candidato di riferimento espressione del territorio. E per quanto sia stato un grande risultato riuscire a candidare Federico Ignesti come candidatura di territorio, un sindaco di uno dei nostri comuni, non farlo nel suo collegio ha portato grande svantaggio. 

Non ha aiutato dover spiegare perché non era candidato nel collegio in cui è sindaco da più di dieci anni. E questo è sintomatico di un PD che non è attualmente pienamente capace di leggere le situazioni.

Quindi va bene capire cosa è successo, ma dobbiamo anche capire cosa fare. Subito. Non abbiamo tempo da perdere. 

In questo sarà fondamentale il 𝗖𝗼𝗻𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼. 
In molti, ultimo il giornalista de Il Post Francesco Costa nell'apertura della puntata di Morning, ci fanno notare che ci stiamo accontendando della sola promessa di un congresso, che verrà fatto, lo sappiamo da quasi un mese, ma non si sa quando, non si sa ancora come, né in che tempi. E ci accontentiamo di sapere che faremo opposizione. 𝗠𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗰𝗶𝘀𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗲, 𝗻𝗲́ 𝗰𝗼𝗻 𝗰𝗵𝗶, tranne alcuni tentativi di riallacciare i rapporti con chi è stato il motivo scatenante della caduta del Governo. 

Gli stessi con cui proprio a seguito dell'irresponsabile caduta del governo avevamo deciso di non aver più niente a che fare. Anche per un'impostazione del modo di fare politica, che personalmente non mi vede per niente affine a loro.

E benvengano le analisi dei dati. C'è una mappa, mostrata anche da Aldo e Matteo, una delle prime che mi son rimaste impresse dopo il 25 settembre, quella che colorava i comuni con il colore del partito che ha ottenuto più voti alla Camera. Zone rosse (PD) Mugello, Chianti, Firenze... Bologna e zone limitrofe. Il sud quasi totalmente giallo (M5S) e il resto blu (FDI). E quella mappa evidenzia che siamo letteralmente circondati. Evidenzia che 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝘀𝗲𝗿𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗱𝗶𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗶𝘁𝗮̀.

𝗡𝗼𝗻 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗶 𝘃𝗼𝘁𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗼𝘁𝘁𝗲𝗻𝘂𝘁𝗼, 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗴𝗻𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝘂𝗶 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝘃𝘂𝘁𝗼. Ci sono in sala tanti amministratori locali, che parlano costantemente, ogni giorno con le persone. E più di una volta abbiamo sentito dire che “dobbiamo tornare a parlare con le persone”. In risposta a questo credo che si debba parlare con i territori, con gli amministratori locali e 𝗮𝘀𝗰𝗼𝗹𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗶 𝗴𝗶𝗮̀ 𝗽𝗮𝗿𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗲 𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗲 𝗹𝗲 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝘁𝗮̀.

𝗘 𝗰𝗵𝗶𝘂𝗱𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝘂𝗻𝗮 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮 𝗮𝗽𝗲𝗿𝘁𝗮, visto che stasera sono presenti segretari di circolo, membri delle segreterie, delle assemblee che hanno rivestito insieme ad altri iscritti anche il prezioso ruolo di volontari durante le iniziative, le cene, i banchini al mercato, il volantinaggio e le assemblee, e quindi so che chi ascolta sa bene cosa ha visto in un mese e mezzo di campagna elettorale e sa il lavoro che è stato fatto dai territori. E quindi mi chiedo, e chiedo anche a voi: i livelli superiori se lo sono meritato l'impegno dei livelli inferiori, dei livelli territoriali?”

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