13 APR 2025
OK!Valdisieve

L'ospedale e i servizi che diminiuscono. Una lettera dopo l'ultimo caso

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L'ospedale e i servizi che diminiuscono. Una lettera dopo l'ultimo caso L'ospedale e i servizi che diminiuscono. Una lettera dopo l'ultimo caso © n.c.
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Dopo che nei giorni scorsi OK!Mugello per primo ha lanciato l'allarme sul cambiamento del servizio per le terapie anticoagulanti (clicca qui) arriva in redazione questa lettera da parte di una lettrice:

Sembra che ci si ingegni per far abbadonare le cure alla gente. Prima si dislocano ovunque i servizi, anzi scusate si "ottimizza" e per una visita oculistica di 7/8 minuti si parte dal Mugello per l'Iot, Ponte a Niccheri, Careggi o chissà dove, con l'anziano di famiglia e, in questi giorni, la bellezza di quasi 40 gradi. Un'ora e passa di viaggio, dove il "passa" dipende dal traffico, dalle immancabili deviazioni per i lavori della tramvia, dall'eventuale bisogno di soste. Sempre sperando che il "vostro" caro sia in buona forma fisica e non confuso dagli anni. Già perché l'esperienza stranisce fisicamente e di testa un "non vecchio", figuriamoci un over 80. Parcheggio a pagamento sulla luna e consueto giro su e giù per reparti finché non trovi il tuo ambulatorio. Nel frattempo o ti porti dietro chi deve consumare la prestazione, o lo lasci solo soletto per un po,' in un posto sconosciuto, con gente sconosciuta, in mezzo ad un via vai che a una certa età non ci appartiene più. Lasciamo perdere poi se la persona in questione non deambula bene o è affetta da altre patologie fisiche o mentali più o meno gravi. Quindi prossima volta che si fa? Rinunciamo a qualcosa di meno impellente, cacciamo mano al portafogli e fissiamo direttamente nello studio privato del paese in cui risediamo o in quello a 5 minuti di distanza. Scegliamo l'orario che meglio si sposa con la gestione familiare, il turno di lavoro o la possibilità di chiedere un permesso. Di più, scegliamo pure il professionista che preferiamo, un medico che magari ai controlli successivi sarà sempre lo stesso ed avrà un quadro chiaro e puntuale del paziente. Scegliamo. Parlo al plurale perché sono figlia e nipote. Ma un anziano solo? Qualcuno rimasto senza appoggio e senza eredi? Nella rosea supposizione che abbia una "signora" pensione, potrà pagare qualcuno che lo aiuti. Nella purtroppo più amara realtà quotidiana, la maggioranza dei nostri nonni, non potrà avere neanche l'opzione due. 100 euro per una visita sono un grosso colpo alla pensione minima e Firenze è troppo lontana da raggiungere da soli, nonostante l'esenzione per la prestazione nelle strutture indicate dalla Asl. Non si può ignorare la difficoltà di viaggiare in treno o in sita fino alla città e, una volta là, dover usare l'autobus o la tramvia. Ahimè il vecchietto numero due passerà a: "Vabbè lasciamo perdere. Tanto ormai a questa età......". Si ritornerà à pregare, al famoso che "Dio ce la mandi buona". Ritorneremo come al tempo del dopoguerra che il dottore l'aveva chi se lo poteva permettere. Gli altri facevano da sé, improvvisando, tramandandosi esperienze "rimedi", "soluzioni" più o meno di fortuna. E di ottantenni ce n'erano pochi. Ci toccherà morire d'ottimizzazione. Altro colpo è arrivato (come avete testimoniato nell'articolo che riportava la riflessione di un vostro lettore) a chi fa la cura con il Coumadin, nome commerciale del noto farmaco anticoagulante. Altra ingegnosa miglioria affidare ai dottori di famiglia il servizio. Già immediatamente se ne intuisce l'efficacia. Era troppo facile andare a fare il prelievo e ottenere risposta in giornata (per mail o per fax). Troppo normale che fosse il dottore responsabile dell'ambulatorio di analisi a vederle e stabilire le dosi. Senza nulla togliere ai competentissimi medici di famiglia, sembra davvero un inutile passaggio in più. Perché complicare le cose? Specie quando funzionano? Per me la spiegazione c'è e sta nel fatto che il personale ospedaliero non può fare l'impossibile. La ragione sta nella devastazione (ottimizzata) della nostra sanità, nel non poter assumere personale, nell'aver perso servizi ed eccellenze. Anche in dialisi fanno i salti mortali. Sarà questo il prossimo "comodo" spostamento? Mandare ogni giorno a Ponte a Niccheri chi segue spossanti cure del genere ? Urologia se n'è già andata da un po', mammografie non si possono prenotare a Borgo, ecografie te le accordano solo se sei in cinta. Nei reparti gli infermieri ed il personale sono ridotti all'osso e fanno l'impossibile per riparare a tutto. Davvero ottimo. Davvero eccellente. Ottimo sarebbe se invece di proporci le eccellenze ci lasciassero le nostre dignitose, accettabili cure. Ad un passo da casa.
 

 

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Commenti 3
  • donatello

    ....no comment.....la dovrebbe commentare quello che sarebbe il governatore della Toscana dato che compito suo....e non quello di fare il paladino di rom e profughi!!!!!!!

    rispondi a donatello
    lun 1 luglio 2019 09:48
  • Giovanni

    Vergogna assoluta , e siamo una regione di c.sinistra .

    rispondi a Giovanni
    lun 1 luglio 2019 05:41
  • Massimiliano Cacioli

    Speriamo che questa lettera la legga il Signor Rossi o chi per lui

    rispondi a Massimiliano Cacioli
    lun 1 luglio 2019 02:52