15 APR 2025
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Mamma Nicoletta e la storia del granello di sabbia

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Mamma Nicoletta e la storia del granello di sabbia Mamma Nicoletta e la storia del granello di sabbia © n.c.
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Ancora un ricordo per Nicoletta Martiri Lapi che tra le tante passioni coltivate, come molti sanno, c'era anche la scrittura. Quanto segue è una storia pubblicata da suo figlio Luca in un post, che con piacere rilanciamo.   

LA STORIA DEL GRANELLO DI SABBIA di NICOLETTA MARTIRI LAPI

C'era una volta un minuscolo granello di sabbia in mezzo a miliardi di altri granelli sulla spiaggia. Purtroppo era un tipo che aveva voglia di comunicare con gli altri, dico "purtroppo" perché eminenti scienziati hanno scoperto da molto tempo che i granelli di sabbia sono sordi e quindi diventa difficilissimo comunicare con loro. Oltre a ciò generalmente il loro vocabolario si limita ad una sola parola:Io. Io, io, io ripetuto all'infinito e questo li rende anche monotoni. Soltanto pochissimi di loro, che hanno studiato, riescono a pronunciare una vera e propria frase che è "Io sono occupato" o, al massimo degli sforzi, "Io sono molto occupato". E' chiaro che ogni tentativo di far conversazione con loro naufraga senza speranza. Il granello protagonista di questa storia doveva quindi limitarsi a parlare con il Sole, un amico piuttosto caloroso ma anche notevolmente distante, e con il Mare, che però era molto instabile: a volte gli veniva incontro e lo accarezzava e a volte restava lontano, immerso nei suoi pensieri e nelle preoccupazioni che certo non gli mancavano. Così il granello imparò a restarsene silenzioso e nascosto, cosa piuttosto facile in quell'ambiente e soltanto in fondo, ma proprio in fondo al cuore continuò a sperare che qualcosa di diverso potesse accadere. Questo qualcosa di diverso fu un'onda improvvisa e gigantesca che un giorno arrivò sulla spiaggia e fece un vero e proprio disastro. Il granello, come tanti altri, venne risucchiato dall'onda e finì in fondo al mare. Ma non aveva ancora fatto in tempo a guardarsi intorno che un piccolo mostro che assomigliava ad un sassolino, aprì la bocca e lo ingoiò. Il granello si trovò di colpo al buio nella pancia dello sconosciuto. Niente più sole, ma neppure mare: soltanto una stretta prigione nelle tenebre più fitte. Si mise a gridare ma capì subito che era inutile: allora pianse a lungo tutte le sue lacrime che, se si pensa che era un granello di sabbia, erano abbondanti quanto insolite. Allora accadde un fenomeno strano (come dissero poi i soliti scienziati): le sue lacrime si congelarono e lo avvolsero, diventando una robusta corazza che lo proteggeva e lo rendeva forte.Passarono giorni, mesi, anni: il granello se ne stava tranquillo nella sua armatura e non aveva paura. Un giorno il piccolo mostro fu pescato e si ritrovò su di una barca tra le mani degli uomini che l'aprirono con forza, senza tanti complimenti. Il granello di sabbia rivide la luce e risentì il calore del sole. Ma gli uomini dissero forte:"Che meraviglia! Guardate tutti!" Perché il piccolo mostro era un'ostrica ed il granello non era più un granello di sabbia ma una bellissima perla che splendeva alla luce del sole.
Un grande abbraccio al suo granello di sabbia. La Mamma 17 Marzo 2005

 

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