
Il piano industriale per lo stabilimento di Marradi prevede oltre 1 milione di investimenti che permetteranno di lavorare tre diverse tipologie di prodotto, passare dalle attuali 270 tonnellate/anno di marroni lavorati a oltre 500 tonnellate/anno, garantire i livelli occupazionali dei lavoratori stagionali del 2021, delle lavoratrici e lavoratori a tempo indeterminato e di valorizzare la produzione dei marroni di Marradi attraverso la creazione di una filiera legata al prodotto fresco a chilometro zero oggi assente. Così viene descritto nella nota arrivata in redazione:
Pedrengo, 1° febbraio 2022 - Italcanditi e il Gruppo De Feo, come preannunciato negli scorsi giorni, hanno presentato oggi il piano industriale che permetterà di mantenere operativo lo stabilimento di Marradi. Le società nelle settimane scorse si erano già rese disponibili ad approfondire il contenuto del piano, ma in un tavolo ristretto e dedicato che meglio si presta, rispetto a tavoli plenari, alla discussione di documenti di tale natura.
Il piano industriale presentato risponde sia alle necessità di risolvere le pesanti diseconomie alla base della produzione di marron glacé presso lo stabilimento di Marradi sia le richieste del territorio di trovare soluzioni per il mantenimento del livello occupazionale delle lavoratrici stagionali e dei lavoratori a tempo indeterminato.
Come spiegato più volte nelle ultime settimane, la produzione di marron glacé non avverrà più nello stabilimento di Marradi bensì in quello di Pedrengo che ha già le caratteristiche, la capacità e gli impianti per produrre i quantitativi stabiliti di prodotto. La decisione risponde alla necessità di contrastare il drammatico aumento dei costi alla base della produzione di marron glacé realizzati a Marradi, che mina la competitività del prezzo del prodotto in scatola; prezzo che rappresenta l’elemento pregiudiziale per accedere ai mercati di riferimento (i supermercati).
Italcanditi consapevole dell’importanza dello stabilimento per il tessuto socioeconomico di Marradi, ha accolto immediatamente le sollecitazioni provenienti dalle Istituzioni e delle Organizzazioni Sindacali e ha ideato un progetto industriale, insieme al Gruppo De Feo, primario operatore nel settore delle castagne, partner storico nonché precedente proprietario di Ortofrutticola del Mugello, che risponde proprio alle richieste emerse durante i primi tavoli dell’Unità di Crisi organizzati dalla Regione Toscana che sono le seguenti:
Il mantenimento dell’operatività dello stabilimento di Marradi;
Il mantenimento del livello occupazionale delle lavoratrici stagionali e delle lavoratrici e lavoratori a tempo indeterminato;
La valorizzazione del marrone di Marradi.
Il piano industriale tra Italcanditi e il Gruppo De Feo contempla un accordo commerciale su base quinquennale, rinnovabile per ulteriori cinque anni, che prevede la cessione del ramo d’azienda da parte di Italcanditi al Gruppo De Feo, avente come oggetto lo stabilimento di Marradi e l’impegno di produrre presso l’impianto le seguenti lavorazioni:
• Cottura e canditura di marroni ai fini della produzione di marroni allo sciroppo in latte da 6kg. Tale prodotto, che viene venduto a laboratori / pasticcerie, è propedeutico alla realizzazione di marron glacé artigianali di alta gamma. Italcanditi si impegnerà con un accordo quinquennale di fornitura ad acquistare un quantitativo minimo di marroni, in forte incremento rispetto alla storia;
• Confezionamento in retinato di castagne / marroni freschi, in quantità che consentiranno di mantenere gli stessi livelli di approvvigionamento da fornitori locali di Marradi;
• Produzione di marroncini pelati/cotti e confezionati in buste “doypack” (snack).
Il piano ha quindi come oggetto un’importante riconversione dello stabilimento che avverrà attraverso un investimento da parte del Gruppo De Feo, e con il contributo di Italcanditi, di oltre 1 milione di euro che avrà come capitoli principali: l’acquisto di nuovi macchinari per le nuove lavorazioni e la manutenzione straordinaria dello stabilimento. Le nuove linee di produzione, e il potenziamento della linea per i marroni in sciroppo (che vedrà una produzione più che raddoppiata) garantirà il medesimo livello occupazione delle attuali 64 lavoratrici stagionali, i medesimi livelli di approvvigionamento di marroni dal territorio di Marradi, creerà una filiera del prodotto fresco a km 0 oggi totalmente assente. A tal proposito la lavorazione del fresco rappresenta un’importante diversificazione di prodotto in ottica prospettica vista la domanda sempre crescente, da parte dei consumatori, del prodotto fresco, a kilometro zero e meno ricco di zuccheri a fronte di un mercato stagnante dei marron glacé.
Il piano industriale proposto permetterà all’impianto di Marradi di passare da un quantitativo di marroni/castagne lavorati di 270 tonnellate/anno (mono prodotto) a oltre 500 tonnellate (tre prodotti con importanti trend di crescita legati al prodotto fresco). L’obiettivo è quello di raggiungere le 700 tonnellate nel 2026.
Il piano prevede inoltre l’impiego di tutti i dipendenti a tempo indeterminato presso lo stabilimento di Marradi.
Italcanditi e il Gruppo De Feo hanno ribadito che per poter garantire i medesimi livelli occupazionali delle lavoratrici stagionali e di approvvigionamento di marroni di Marradi, le lavorazioni dovranno partire entro l’inizio del mese di marzo e quindi l’approvazione del piano industriale non può subire ulteriori dilazioni temporali che ne causerebbero il suo annullamento.
Solo il riconoscimento dell’esistenza di reciproche istanze potrà dare il via al piano che le società ritengono serio e proiettato al futuro.