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Botti (legali) di capodanno. "Ecco perché non li abbiamo vietati": Le ragioni di Ignesti e Borchi

E intanto la Guardia di Finanza ha effettuato un sequestro di 5 quintali di botti illegali nella zona di Firenze

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Botti e petardi Botti e petardi © N.c.
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Di seguito due interessanti posizioni su un tema scottante (e una notizia di cronaca che riguarda invece i botti illegali):

Qui Scarperia e San Piero:

BUON ANNO E ATTENZIONE AI BOTTI

Gli auguri e le raccomandazioni del Sindaco Federico Ignesti:
Per i tradizionali festeggiamenti di Capodanno non mancheranno brindisi , botti e petardi. Per l’occasione il Sindaco Federico Ignesti del Comune di Scarperia e San Piero ha voluto non solo fare gli auguri ma anche qualche raccomandazione. Il primo cittadino ha dichiarato: “porgo a tutti, con vero piacere, i migliori auguri di Buon Anno e invito tutti i cittadini a tenere un comportamento rispettoso ed educato verso il nostro paese. In particolare, per quanto riguarda i botti, spero che ne sia fatto un uso limitato e responsabile e che i festeggiamenti siano occasione di allegria e non di pericolo. Vorrei che la fine d’anno e l’inizio di quello nuovo siano un’occasione di festa per tutti, adulti, bambini e amici animali». Continuando il proprio invito il Sindaco ha anche spiegato come un eventuale divieto dell’uso dei botti sarebbe difficile da controllare e da sanzionare e ciò rende di fatto inutile l’emissione di ordinanza di divieto. Ha aggiunto di comprendere il rispetto delle tradizioni e di tutto quello che esse rappresentano, ma anche di capire la posizione di chi è tanto preoccupato per i traumi che potrebbero subire gli animali. Per gli amici a quattro zampe i botti del 31 dicembre sono senz’altro un nemico dichiarato perché cani e gatti, spesso, si impauriscono molto e possono addirittura fuggire di casa con il rischio di mettersi in pericolo. Ma i botti e petardi possono essere anche una fonte di possibile rischio pure per le persone, per chi li maneggia, soprattutto se bambini e giovani, e per chi è vicino al luogo da cui essi partono o in cui arrivano. «La raccomandazione», ha concluso il Sindaco, «è quella di utilizzare solo botti e fuochi d’artificio provenienti da rivendite regolari e autorizzate, di prestare la massima attenzione, di usare prudenza e senso di responsabilità, evitando eccessi di ogni genere nell’impiego di materiali e di attrezzature che possano causare pericoli per la salute delle persone e degli animali o provocare danni a mezzi o cose».

Il Sindaco conclude rinnovando a tutti gli auguri di buon anno, con un pensiero particolare rivolto alle famiglie che, a causa dei danni del terremoto, sono costrette a concludere l’anno fuori dalla loro abitazione.

Qui Vaglia (il sindaco Leonardo Borchi):

BOTTI SÌ, BOTTI NO

Ora vi spiego perché non seguo la linea di alcuni sindaci che emettono l'ordinanza di divieto di scoppiare botti e fare fuochi di artificio per questi ultimi giorni dell'anno.
Premetto che alla base di ogni comunità, nella condivisione di spazi fisici e sociali, nonché di ogni cultura, che voglia essere aperta ed inclusiva, ci stanno due modalità di comportamento: il rispetto e la tolleranza. Sono le facce della stessa medaglia.
E la ragione sta nel fatto che nessuno è identico ad un altro, nei gusti, negli orientamenti valoriali, nei credi, nelle idiosincrasie. Per cui, se devo convivere (anche con una compagna, un fratello...) devo necessariamente smussare un po' gli angoli del mio carattere: se nella fattispecie sono l'attore, agendo morigeratamente ovvero portando rispetto a chi coinvolgo involontariamente; se sono soggetto passivo di un'azione altrui, dimostrandomi accondiscendente a sobbarcarmi una parte di conseguenze che non mi sono scelto.
Quindi, i fuochi di artificio, con i botti (che personalmente mi infastidiscono), sono un rito, un divertimento, un momento di socialità per alcuni (tanti) e sono una maledizione per altri, soprattutto per chi ama gli animali, in quanto possono essere di disturbo e pericolosi per questi.
Secondo i principi di cui sopra si può addivenire ad un compromesso tra gli interessi delle due parti?
Secondo me sì. A due condizioni. Visto che si tratta di manifestazioni concentrate in pochi giorni, chi si appresta a celebrare la fine dell'anno con razzi e botti lo faccia in ambienti aperti (in campagna non mancano), magari avvertendo i vicini, evitando bombe carta (il bazooka è vietato per legge). Chi invece si dispone a subire le esuberanze degli altri, per un giorno, se teme per il proprio cane, lo può ricoverare in luogo più protetto o, al limite, anche evadere verso altri lidi.
Ci saranno sicuramente altre situazioni in cui i ruoli si invertiranno, in cui il soccombente diviene il prevaricatore.
C'è inoltre un'altra ragione per cui non emetterei un'ordinanza di divieto con tanto di sanzioni.
Le ordinanze sindacali sono atti prescrittivi, che limitano l'attività dei cittadini. Come tali prevedono sempre per chi non le rispetta delle sanzioni.
Ora sarei curioso di conoscere quanti sindaci, che invece l'hanno sottoscritta, si sono premurati di prevedere e di organizzare un sistema di controllo e di repressione con la polizia municipale...
Chiedetelo loro.
Come sindaco, quando emetto un'ordine, perché lo credo motivato per ragioni di sicurezza pubblica e/o sanità, voglio che sia rispettato. Non mi piace far finta di.

Augh.
Leonardo sindaco

La nota della Finanza sul sequestro:

SEQUESTRATI OLTRE 5 QUINTALI DI “BOTTI” E 10.000 ARTICOLI CONTRAFFATTI O PRIVI DEL MARCHIO C.E. – 7 DENUNCIATI

Proseguono in tutta la provincia i controlli dei finanzieri del Comando Provinciale di Firenze per contrastare le varie forme di illegalità economico-finanziaria, tra le quali l’irregolare commercializzazione di artifici pirotecnici ovvero di prodotti contraffatti e/o privi del marchio CE.

In particolare, i “Baschi Verdi” della Compagnia Pronto Impiego di Firenze hanno sequestrato, nei giorni scorsi, circa 10.000 “botti di capodanno”, per un peso complessivo di oltre 5 quintali di materiale pirotecnico, rinvenuti presso tre grossisti operanti tra il distretto industriale fiorentino dell’Osmannoro e Campi Bisenzio.

I 3 responsabili di etnia cinese sono stati denunciati per violazione dell’articolo 678 del codice penale; il materiale pirico era infatti detenuto con modalità “non sicure”, in quanto collocato vicino ad altro materiale altamente infiammabile (accendini, fogli di carta, cancelleria, materiale plastico e altro) ed in un’area aperta al pubblico.

I finanzieri hanno inoltre condotto diversi interventi nel settore del contrasto alla contraffazione e in tema di sicurezza dei prodotti, sottoponendo a sequestro 500 paia di scarpe recanti marchi di note griffes di moda contraffatti e 2600 articoli di telefonia non originali. Quattro titolari di altrettanti esercizi commerciali sono stati pertanto denunciati all’Autorità Giudiziaria.

Sono stati inoltre sequestrati in via amministrativa 4.770 apparecchi elettrici (soprattutto lampadine e luminarie natalizie) privi del marchio CE.

Infine, nel corso dei servizi di controllo economico del territorio da parte delle pattuglie a disposizione del numero di pubblica utilità “117”, è stata scoperta una bisca clandestina in un bar/ristorante dell’Osmannoro; quattro sono stati i soggetti denunciati, risultati altresì non in regola con il permesso di soggiorno.




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