
E' proprio di questa mattina (venerdì 7 febbraio) la notizia dei nuovi servizi per dermatologia all'ospedale del Mugello (clicca qui). Della situazione dell'ospedale, comunque, si occupa il 'Comitato per la salvaguardia dell'ospedale del Mugello' , che ha inviato la seguente lettera aperta a Eugenio Giani, candidato alla Presidenza della Regione Toscana, per la coalizione di sinistra:
Ill. mo Sig. Eugenio Giani, scrivo a nome del “Comitato per la salvaguardia dell’Ospedale del Mugello”, anzi come la voce di più di 600 Mugellani, per chiederLe:
1) Cosa pensa di fare riguardo allo scempio avvenuto con la riduzione a 3 Aree Vaste delle Aziende USL, che erano 12?
2) Cosa pensa di fare per rimediare alla demolizione dei piccoli Presidi Ospedalieri che avrebbero dovuto invece, essere valorizzati, per fare di ognuno un’eccellenza?
3) Cosa pensa di fare riguardo al futuro dell’Ospedale del Mugello?
Qui, siamo in apprensione proprio perché, sulla nostra struttura ospedaliera, grava un silenzio assordante che preoccupa. Neanche il terremoto del dicembre scorso è riuscito a dare voce né alla dirigenza ASL, né alla Politica regionale, né a quella locale; tutto è passato nell’assoluto silenzio. Eppure questa è una zona riconosciuta ad alto rischio sismico e il nostro Ospedale è stato definito, da una commissione di esperti, non adeguato alle norme antisismiche e, quindi, a rischio di chiusura.
In effetti si sono riscontrati tentativi che hanno fatto pensare ad una sua studiata, lenta agonia come:
- la proposta di spostamento di chirurgia senologica dal Mugello al presidio di Ponte a Niccheri, nell’estate del 2016 (sventato dalla discesa in piazza di centinaia di persone);
- la mancata nomina del personale ospedaliero necessario al buon funzionamento (p.e.nel Mugello occorrono 4 ortopedici ma ce ne sono solo 2 e si ricorre alla chiamata agettone…);
-la mancata sostituzione di chi è andato in pensione con conseguente chiusura del servizio;
- il mancato acquisto di strumentazione tecnologica indispensabile in ogni ospedale, a maggior ragione in un bacino come il Mugello che costituisce, come sicuramente Lei saprà, 1/3 dell’intera area metropolitana fiorentina ecc. ecc. ecc…
Promesse ne sono state fatte tante, impegni ne sono stati presi molti ed importanti; però, dalla promessa costruzione di una nuova struttura, siamo scesi alla ristrutturazione con ampliamento/adeguamento del Presidio, tuttavia rimasta ancora, solo, ipotetica. Non stiamo ad elencare tutte le magnificenze prospettate, ad esempio, prima in una conferenza nel 2017, poi in un consiglio dell’Unione dei Comuni del Mugello, nel maggio 2018, aperto alla cittadinanza; magnificenze ventilate dal d.re Morello, dal d.re Gori, d.re Bassetti, Ing. Meucci e consigliera regionale Capirossi intervenuta al posto dell’assessore Saccardi, grande assente, che nel Mugello si vede solo alle inaugurazioni di nuovi centri privati o di strumentazioni di ultima generazione in strutture private, assai proliferate negli ultimi tempi, contro ogni logica di qualsivoglia ideologia di sinistra.
Quanto esposto nel consiglio dell’Unione è tutto verbalizzato ed è a Sua disposizione nel caso fosse interessato a rendersi conto dell’entità di quelle fantomatiche promesse.
Tanti altri argomenti potremmo elencare, ma sarebbero troppi per un articolo di giornale; tuttavia se Lei fosse così disponibile e gentile da fissare un colloquio, potremmo illustrarLe le obiettive ed evidenti difficoltà in cui cerca di sopravvivere l’ospedale del Mugello, mostrarLe come i garantiti tempi dei lavori siano slittati, come le 2 Tac promesse non siano mai arrivate (e sì che contavamo sulle vicinissime elezioni per vederne almeno una!); di come le delibere annunciate non abbiano trovato finora riscontri concreti; e c’è ancora tanto altro! Sono stati posti problemi e domande al direttore sanitario dell’ospedale del Mugello e, a seguire, a tre rappresentanti dei vertici dell’Azienda Sanitaria Toscana Centro. L’unica certezza che è stata data è che i tempi degli interventi, riguardo al progetto di ristrutturazione e ampliamento, sono slittati, cosa di cui, comunque, ci eravamo resi conto da soli. Gli accordi erano che sarebbero stati comunicati i nuovi tempi, ma il silenzio, quasi offensivo, continua.
Per dire le cose come stanno, negli ultimi anni abbiamo scritto contro chi ha gestito malamente l’Azienda sanitaria regionale, abbiamo organizzato un convegno, presentato mozioni e anche un’interpellanza parlamentare riguardo al futuro dell’Ospedale del Mugello, puntando il dito su dati obiettivi di fatto e sollecitando le forze politiche di governo. Sempre silenzio!
Ora, scrivo a Lei perché riteniamo che sollecitare gli uscenti non abbia senso; sugli uscenti facciamo gravare il degno disappunto per aver trascurato la Sanità Pubblica mentre si è notato un occhio troppo compiacente verso il Privato che, badi bene, non dico debba essere cancellato, ma sottolineiamo che la Sanità è, prima di tutto, Pubblica, perché deve garantire a ognuno l’assistenza che la nostra Costituzione (che tutti sembrano voler cambiare e che nessuno cerca di applicare fino in fondo) intende suggerire.
Vorremmo chiederle se ha in agenda una visita nel Mugello dove, se ben ricordo, è venuto a volte, ma solo per occasioni istituzionali.
Restiamo in attesa di una sua risposta porgendoLe i migliori “in bocca al lupo”.
A presto. Cordialmente.
Sandra Cerbai
Presidente del “ Comitato per la salvaguardia dell’ospedale del Mugello e per la tutela del diritto alla Salute”
Borgo S.L. 3/02/2020