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Appello del Coordinamento delle Associazioni NO MULTIUTILITY ai candidati delle elezioni amministrative

Per mantenere i beni pubblici fuori dalle logiche finanziarie.

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No multiutility No multiutility © nc
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Il Coordinamento delle Associazioni NO MULTIUTILITY, che rappresenta diverse associazioni e movimenti territoriali mobilitati contro la privatizzazione e la finanziarizzazione dei servizi pubblici essenziali, ha rivolto un appello a tutti i candidati delle prossime elezioni amministrative nelle Province di Firenze e Prato. L'obiettivo è sollecitare una posizione chiara riguardo al futuro della Multiutility, una società di servizi pubblici.

Richieste ai Comuni Fuori dalla Multiutility:

  • Impegno di Non Adesione: Ai comuni che non sono ancora soci della Multiutility (Fiorenzuola e Palazzuolo sul Senio), si chiede di sottoscrivere un impegno formale a non aderire in futuro a questo progetto finanziario. Tale progetto, secondo le associazioni, è contrario alla tutela del bene comune e alla volontà dei cittadini espressa nel referendum del 2011.

Richieste ai Candidati nei Comuni Già Soci della Multiutility:

  • Pronunciarsi Pubblicamente: Ai candidati dei comuni già soci della Multiutility si chiede di esprimere pubblicamente la propria posizione sui processi in corso previsti nel progetto societario.
  • Contrarietà alla Quotazione in Borsa e alla Holding Finanziaria: Si chiede di sottoscrivere con chiarezza la propria opposizione alla quotazione in borsa e alla costituzione della holding finanziaria, che concentrerebbe le partecipazioni senza perseguire i fini istituzionali dei comuni.

Trasparenza e Informazione ai Cittadini:

Il Coordinamento delle Associazioni NO MULTIUTILITY renderà pubblici gli impegni presi dai candidati, informando i propri associati e tutti i cittadini. "La quasi totalità dei Comuni delle Province di Prato e Firenze sono già soci della Multiutility. Il nostro appello è stato inviato a tutti i futuri amministratori per garantire che i servizi pubblici rimangano a tutela del bene comune", dichiarano i rappresentanti del Coordinamento.

Questa iniziativa si inserisce in un contesto di mobilitazione civile e politica per la difesa dei servizi pubblici e contro la loro trasformazione in strumenti di profitto privato.

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