La storia del convento di Quadalto e’ il risultato dell’unione di tre storie, tre rivoli, che confluiscono nella data del 1744 quando le prime suore fondarono la congregazione ancora oggi esistente, formatrici di un fiume la cui portata e' ancora oggi ininterrotta. La prima storia e’ quella dell’ edificio ecclesiastico, che inizia nel '400 con un piccolo pilastro posto al limitare della strada che portava verso l'Alpe. Necessitando di protezione per addentrarsi verso un luogo denso di pericoli e insidie, come era la selva sottostante l'Appennino, i devoti eressero un piccolo oratorio senza altare e con un immagine sacra del quale sappiamo sostanzialmente due cose: Che era gestito da un' associazione di palazzuolesi che si definivano "operai" e che finanziavano i lavori di manutenzione e che aveva una campana, datata 1459, la quale riferisce degli "abitanti romagnoli in Firenze" quindi degli abitanti della Romagna Toscana che avevano fatto dono dell'oggetto alla "Madonna della neve".
Quindi l' appellativo della Vergine e' precedente il ritrovamento dell' attuale immagine che e' sopra l' altare. Il momento di svolta fu il ritrovamento, appunto, dell' immagine nascosta sulla riva del fiume dipinta sulla pietra. Gli "operai", allora, fecero iniziare i lavori di ampliamento dell' oratorio che culminarono nel 1639 con la traslazione dell'immagine all'interno del santuario. In quel trentennio molto fu fatto: dal piazzale antistante la chiesa al decoro dell'altar maggiore ad opera di scalpellini fiesolani.
Quindi la chiesa può essere datata in quell'anno. Forse la parte anteriore all' altare e' di poco successiva giacche i due altari laterali hanno decori simili a quelli dell' oratorio di Sant'Antonio datato alla seconda metà del '600. Infine e' dato credere che, negli anni, alcune stanze (forse quattro) fossero già state costruite. La seconda storia e’ quella dell’ immagine della Madonna probabilmente dipinta verso al fine del ‘400.
L’immagine, realizzata sulla pietra, non sappiamo se sia solo una porzione di un dipinto più grande, ma senza dubbio era posta nelle adiacenze di una via che parallela a quella che passava più a monte dove già sorgeva la primitiva cappella. L'immagine, di chiara derivazione botticelliana, venne riscoperta ai primi del '600 mentre un gruppo di ragazzi che giocavano colpirono con un sasso il volto della Madonna che iniziò a sanguinare.
Altro prodigio, quello del bambino, nato muto, che indicò alla madre il sito della Vergine parlando per la prima volta. Completato, quindi, il Santuario l' immagine venne tagliata dalla sede originale e posta sull'altare dove ancora oggi viene venerata.
La terza storia e' quella della congregazione. Tutto ha inizio la notte fra il 15 e 16 luglio 1744, vigilia della festa della Madonna del Carmelo, la Vergine apparve in sogno a tre ragazze di Firenzuola: le sorelle Anna e Apollonia Tani e Caterina Benelli. A loro la Madre di Dio disse queste testuali parole: "Andate al mio Oratorio di Quadalto. Mi sono scelta quel luogo dove è profumo di bianche rose silvestri e dove mormoran le acque e cantan gli augelli, andate o mie Ancelle, e quivi fra i bianchi roseti fermatevi e fabbricatevi il luogo di pace che desiderate".
Le tre ragazze partirono subito alla volta del luogo indicato e, venduti i loro averi, acquistarono il terreno dove ora sorge il convento. Ma chi erano le tre fondatrici del convento di Quadalto? Poche e frammentarie le notizie, pervenuteci soprattutto dalle ricerche del Casini, che tratteggiano le figure di tre personaggi non proprio aliene alla vita religiosa.
Le sorelle Tani provengono da una famiglia imparentata con gli Allegri dai quali nacque la famosa suor Diomira, animatrice della vita religiosa firenzuolina alla fine del '600, mentre la Benelli proviene da una stirpe di fedeli servitori del Granduca nelle cariche pubbliche. Queste tre donne hanno frequentato il monastero delle croci e divennero terziarie francescane.
Dopo il 1744 e l' acquisto delle stanze attigue al santuario, per 138 lire, iniziarono la comunità religiosa che 15 anni dopo venne regolarizzata da Padre Bernardino. Egli trovò una comunità di nove donne, sei delle quali, si erano unite a loro nel corso degli anni. Suor Domenica Sforzi di San pellegrino nel 1744 stesso. Suor Francesca Galassi di Quadalto e suor Lucia Naldoni di Piedimonte. A queste Suor Rosa Parigi di Borgo, Suor Teresa Salcioni di Firenze e suor Febronia di castel Franco. Tutte queste furono vestite dal frate l'8 ottobre 1760, il giorno in cui confermò la loro regola come ancelle di Maria.
La prima a spirare fu Caterina Benelli, nel 1764 a 65 anni, l' anno successivo Anna Tani a 55 anni e l' ultima fu Apollonia Tani nel 1780 a 65 anni. Leggenda vuole riposino incorrotte, con Domenica Sforzi, nella cripta del santuario.
Natale 2019, CCLXXV° dall'arrivo delle prima sorelle fondatrici Gianfranco Poli.