Finite le attività scolastiche molte famiglie si trovano nella difficoltà e col disagio logistico di gestire le attività sociali e sportive del "doposcuola" dei figli ed è in questa ottica che il M5S fiorentino aveva presentato alla giunta fiorentina un ordine del giorno in cui chiedeva, per venire incontro a queste esigenze, di ampliare il servizio di scuolabus anche per le attività sportive.
“Dispiace che la nostra proposta di utilizzare il servizio di scuolabus anche per l’accompagnamento dei nostri ragazzi e ragazze alle attività sportive pomeridiane sia stata bocciata.
Fa ancora più dispiacere che questa bocciatura venga proprio da quella forza di maggioranza che solo una settimana fa ha applaudito il programma della Sindaca Funaro quando parlava dell’importanza di adottare misure a supporto della famiglia e della conciliazione vita-lavoro” così il Capogruppo del M5S in Palazzo Vecchio Lorenzo Masi.
“Avevamo inizialmente chiesto di ampliare il servizio attuale di scuolabus per l’accompagnamento dei ragazzi e ragazze della scuola secondaria di primo grado.
Alla maggioranza non andava bene, per cui ci siamo resi disponibili a far riferimento genericamente alle scuole comunali del territorio. Ma non è bastato. E’ stata negata qualsiasi apertura” precisa Masi.
“Ricordiamoci che solo il 2% dei bambini e bambine fiorentini usufruiscono dello scuolabus, nonostante una platea di oltre 18.000 utenti potenziali. Un dato preoccupante, perché questo significa che il servizio così com’è strutturato non è incentivante per le famiglie”.
“Nel gennaio 2023 è stato proprio il Comune di Firenze che ha commissionato un’indagine demoscopica che ha evidenziato che tra i principali motivi per cui i ragazzi non praticano sport vi sono l’assenza di accompagnatori, nonni o genitori, e il poco tempo a disposizione dopo la scuola”.
“Con questo ordine del giorno chiedevamo appunto un’inversione di rotta, ampliando il servizio di trasporto scolastico anche in orario pomeridiano, per l’accompagnamento dei giovani alle attività sportive, così da facilitarne lo sviluppo e la pratica”.
“Il Comune – sia chiaro – è e deve essere al servizio dei suoi cittadini. La nostra proposta rappresentava proprio un aiuto reale e concreto alle necessità di tantissime famiglie. Peccato che solo la maggioranza non l’abbia capito” conclude Masi.