
Un grande evento è previsto a San Piero nel pomeriggio di sabato 16 aprile, a partire dalle 17: l’inaugurazione della mostra “Nel Segno della Sieve”, che rimarrà aperta fino al 12 giugno, dedicata a Giorgio Rossi, lo scultore e pittore sanpierino di nascita, scomparso nel 1963, e recentemente riscoperto.
L’epicentro dell'iniziativa è il Palazzo comunale di Pontassieve, ma saranno presenti anche il Sindaco e l’Assessore alla Cultura di San Piero, che interverranno per celebrare questo artista del quale, insieme ad Antonio Berti, il Mugello va molto fiero.
Inoltre, per rendere il dovuto omaggio a Giorgio Rossi, domenica 17 alle 10, nei locali dell’ex asilo Antonio Frilli a San Piero, si terrà una cerimonia, aperta a tutti, con i familiari di Rossi, l’Amministrazione comunale, il Governatore della Misericordia, proprietaria dell’immobile, e il cultore di storia locale Lanfranco Villani, che parlerà delle origini della famiglia Rossi. La bisnipote di Giorgio Rossi, Paola Pagliai, donerà al Comune il quadro dello zio riproducente una veduta di San Piero. Sarà anche l’occasione per vedere le opere dello scultore, nei locali d’ingresso dell’Asilo.
Di seguito, riportiamo l’articolo del Sindaco e dell’Assessore alla Cultura di San Piero, pubblicato sul catalogo della mostra:
“Alla vigilia dell’inaugurazione di questa mostra, l’Amministrazione comunale di San Piero a Sieve non può che ringraziare, in primo luogo, i parenti dell’artista, ma anche il Comune di Pontassieve, per averci coinvolti nell’evento.
Rappresentiamo, infatti, il Comune di nascita di Giorgio Rossi, ed il poter collaborare ad una così importante manifestazione che lo celebra, ci rende particolarmente orgogliosi.
Fino ad oggi è stato ricordato, dal nostro Comune, un altro illustre scultore sanpierino del secolo scorso, Antonio Berti, il quale ha lasciato, nel suo testamento, la volontà di promuovere la giovane scultura.
La scoperta di un altro artista del calibro di Giorgio Rossi, che ha avuto anch’esso i natali a San Piero a Sieve, ci inorgoglisce e, insieme, ci spinge a proseguire sulla strada già segnata da Antonio Berti.
E’ rimasto nell’ombra per troppo tempo, Giorgio Rossi, ma adesso più che mai ci preme che la sua arte venga conosciuta da tutti. Un’arte elegante e tendente al classico, eppure contenente in sé elementi di novità e attualità. Un’arte che ha trovato espressione anche attraverso la pittura, con quadri di grande forza: i ritratti, ma anche i paesaggi, come la deliziosa veduta di San Piero a Sieve, già un simbolo di identificazione per tutti noi.
Alcune opere di questa mostra provengono dall’edificio che, per molti anni, ha ospitato l’Asilo “Antonio Frilli”, oggi acquistato dalla locale Confraternita di Misericordia, per adibire a sede propria. Molti sanpierini ricordano ancora con nitidezza le Sorelle dei Poveri, che gestivano l’Asilo, e le belle sculture in bronzo, donate anch’esse alla popolazione sanpierina dal benefattore Antonio Frilli. Opere che si trovavano lì da sempre, quasi scontate per noi abitanti, così com’è stato, per tanto tempo, anche per la famiglia. Oggi abbiamo avuto, proprio grazie ai familiari, al Prof. De Rosa, ma anche al nostro appassionato di storia locale, Lanfranco Villani, la possibilità di conoscere il loro autore, che ha pure realizzato il bassorilievo in bronzo del Monumento ai Caduti, nel Parco della Rimembranza.
Un grazie sentito, infine, al Governatore della Misericordia di San Piero, Alessandro Chiesi, che ha messo le opere a disposizione della mostra. Non possiamo che augurarci, nuovamente riconoscenti verso il Comune di Pontassieve, che questo ulteriore filo, nel segno della Sieve, possa legare i nostri due enti in un impegno comune, nel nome di Giorgio Rossi.”