
Già da qualche tempo a Scarperia si sono levate molte proteste tra la popolazione a causa delle modalità di sanzione adottate dalla locale Polizia Municipale per quanto riguarda alcune infrazioni al Codice della strada: diversi cittadini, infatti, si sono visti recapitare direttamente a casa le notifiche di multe per alcune infrazioni minori, senza che fossero stati preventivamente richiamati o sanzionati sul momento.
La maggior parte delle multe per cui protestano i cittadini scarperiesi, infatti, riguardano soprattutto le infrazioni per Divieto di Sosta, per le quali sembra che i vigili non usino più richiamare con il fischietto il conducente in errore, e nemmeno redigere il verbale in loco con rilascio immediato della vecchia multa su foglietto rosa, bensì pare essere diventata 'normale amministrazione' inviare la notifica direttamente a casa del proprietario del veicolo, senza nemmeno accertarsi su chi fosse alla guida dello stesso al momento dell'infrazione. Uno dei nostri lettori, per esempio, racconta che nei primi giorni di luglio aveva lasciato la macchina in Divieto di Sosta in viale Kennedy, e senza allontanarsi dall'autovettura aveva iniziato una conversazione a pochi metri con un amico; a distanza di qualche settimana, si è visto arrivare a casa la notifica della multa, nella quale, per giustificare la mancata redazione del verbale sul luogo di infrazione, si dichiara che il conducente non era presente al momento del rilevamento. E casi analoghi a questo sono stati numerosi in questi ultimi mesi nel comune di Scarperia.
La ragione per cui si lamentano i multati non riguarda tanto la sanzione di per sé, dovuta del resto all'infrazione commessa, bensì al 'buon senso' nelle modalità di redazione del verbale, poiché, come è noto a tutti, il mancato rilascio immediato del verbale impedisce di fatto a queste persone di poter pagare la semplice multa nei tempi previsti dalla legge e senza oneri. Inoltre, la modalità di sanzione con notifica recapitata a casa, oltre a rappresentare una spesa in molti casi superflua, per il sanzionato significa un aggravio certo di ulteriori 10 euro per le spese di notifica e di spedizione, che in tempi di crisi come questi equivalgono a un peso economico ancora maggiore.
Il sospetto di molti cittadini è che le autorità si limitino a controllare il territorio passando per le strade sui propri veicoli, prendendo i numeri di targa delle auto in Divieto, invece di preoccuparsi di scendere, verificare l'infrazione e sanzionare il trasgressore. Un metodo evidentemente legittimo, ma da mettere in pratica con buon senso, perché si sa che in ogni ambito, e quindi anche in strada, ancor prima di 'punire' bisogna principalmente educare, e i Vigili Urbani in quanto autorità statali dovrebbero essere il primo esempio di 'educatori civili', se non si vuole che la cittadinanza interpreti la sanzione solo come un 'batter cassa'.