14 APR 2025
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Alla scoperta delle radici del Senio e delle sue comunità

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Alla scoperta delle radici del Senio e delle sue comunità Alla scoperta delle radici del Senio e delle sue comunità © n.c.
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L’Associazione Amici del fiume Senio, con la collaborazione dell’Amministrazione comunale di Palazzuolo sul Senio promuove, durante la prima decade di giugno, “Buongiorno Palazzuolo sul Senio. Ai confini fra Bizantini e Longobardi, dove ognuno portava i suoi Santi”. Si parte Sabato 2 giugno con “Andare per erbe lungo il Senio, riconoscerle e gustarle”. L’appuntamento è per le 9,30 davanti all’Ufficio turistico. Alle ore 13, nel parco dell’albergo Europa, a fianco del fiume che scorre, “mettiamo i piedi sotto la tavola”, con assaggio delle erbe raccolte. Nel pomeriggio, alle 16,30, nella chiesa di Sant’Antonio, gli Amici del Senio si presenteranno illustrando idee e programmi per valorizzare il Senio. Alle 17,30 inaugurazione delle mostre: “Il percorso del Senio tra memoria e natura” e “Il fiume Senio tra storia, paesaggio, natura, attività ed eventi”. Le mostre resteranno aperte dal 2 al 10 giugno, nei giorni feriali dalle 16 alle 18 e nei giorni festivi dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Domenica 3 giugno, alle 9,30, si terrà “Palazzuolo si scopre”. Una piazzetta del grano, un mulino, una torretta, un Museo, le vie dell’Ora e Mezzo-Originario, il ghetto, il primo mercatale, dove potrebbe essere nato il toponimo America. Una camminata per le stradine del paese che segue il filo della narrazione degli eventi che hanno segnato una comunità millenaria. Si riprenderà sabato 9 giugno, alle ore 16, nella chiesa di Sant’Antonio con “La memoria del Senio”. Un momento di confronto con testimonianze di protagonisti e testimoni dell’ultima guerra. Presente il professore Giuseppe Masetti, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza di Ravenna che presenterà il filmato della “Battaglia del Senio”. Con queste iniziative a Palazzuolo prosegue, da parte degli Amici del Senio, la scoperta delle radici dello storico fiume con l’idea di recuperare la memoria delle sue comunità e di realizzarne una mappa. Una mappa dei sentimenti, dei cibi, del lavoro, delle storie vive, segrete e vitali che rischiano di andare perse.

 

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