
I lettori più attenti ricorderanno senza dubbio la drammatica storia della famiglia Spiegel, di origini ebree, la quale durante la seconda guerra mondiale (1940/1945), trovandosi dopo varie drammatiche vicissitudini a Borgo San Lorenzo, non solo trovò ospitalità ma grazie a due coraggiosi personaggi borghigiani, riuscirono a salvarsi dalla deportazione nei lager nazisti.
Don Ugo Corsini, pievano dal 1928 al 1953 il primo e Antonio Gigli, ufficiale dello Stato Civile del Comune il secondo, senza niente profferire a nessuno (segreto era e segreto doveva restare), falsificarono le carte d’identità, rischiando la loro vita, dandogli nomi prettamente italiani.
I signori Guido e la moglie Fulvia Spiegel, divennero Giorgio Serio e Francesca Pini, mentre i loro figlioletti Renato e Dinah divennero Donato e Claudia. Il Signor Renato, abitante e Gerusalemme, tornò nel 2006 a rivedere il paese mugellano e nello stesso momento iniziò le pratiche necessarie per ottenere il vitalizio di benemerenza per le famiglie perseguitate dalle leggi razziali.
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Grazie al figlio di Antonio Gigli, Paolo abitante a Scandicci con la sua famiglia, grazie all’amministrazione comunale borghigiana, che si prodigò con solerzia e senso civico per raccogliere la documentazione necessaria (fortunatamente i Signori Spiegel conservarono le carte d’identità, dandoci a noi la possibilità di riprodurle per il nostro archivio storico), affinché potessero ottenere il vitalizio.
Nel mese scorso, Paolo Gigli con malcelata gioia ed orgoglio, ci ha inviato, (è sempre stato in contatto espistolare con il signor Renato Spiegel a Gerusalemme), il documento ufficiale della Commissione Giudicante del Governo Italiano (Deliberazione Ministeriale n. 092210), che così notifica: “ (...) E’ accolta la domanda del Signor Spiegel Renato, e pertanto, viene riconosciuto il diritto all’assegno vitalizio di benemerenza previsto dall’art. 3 della Legge 22.12.1980 n. 932… La Presidenza, la Segreteria, firmato e controfirmato)".
Con profonda emozione è stata accolta questa notizia, e non poteva esser diversamente, anzi abbiamo captato che la famiglia Spiegel ha iniziato la prassi documentativa affinché Antonio Gigli, possa essere ricordato a Gerusalemme nel cosiddetto “Viale dei Giusti”, massima onorificenza questa dello Stato di Israele verso coloro che si prodigarono per salvare la vita agli ebrei. Sono passati quasi 70 anni da quel lontano 1944 e vogliamo pubblicare i volti di Monsignor Ugo Corsini ed Antonio Gigli (riposano al cimitero della Misericordia), eroi dimenticati, senza segni, ne citazioni, ne prebende, appartenenti ad un Borgo ormai lontano nel tempo e nello spazio, ma sempre vicini nei cuori di tutti i loro cari; la storia, come sempre, riporta nel binario dei giusti l’onestà di una significativa azione umanitaria. (Aldo Giovannini)
Foto 1 : Momenti di vita paesana; anno 1958. Una cerimonia davanti al Palazzo Comunale. Antonio Gigli, il primo a destra mentre parla con il Dott. Giuseppe Maria Cieri, direttore dell’Ospedale del Mugello in Luco.
Foto 2 : La Deliberazione Ufficiale del Governo Italiano nell’assegnazione del Vitalizio in favore delle famiglie perseguitate dalle Leggi Razziali.
Foto 3 : Carta d’identità falsificata di Guido Spiegel
Foto 4 : Carta d’identità falsificata di Fulvia Spiegel
Foto 5 : Momenti di vita paesana; anno 1951. Una manifestazione della Confraternita di Misericordia in piazza del Popolo. Monsignor Ugo Corsini al centro seduto fra S. E. il Cardinale Elia Dalla Costa e il sindaco di Borgo San Lorenzo Giuseppe Graziani.
Foto 6 : Anno 2006. Il Signor Renato Spiegel con il cappellano don Francesco Chilleri in visita alla Pieve di San Lorenzo.
(Foto Archivio A.Giovannini)