13 APR 2025
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Menichetti: "Si intervenga sull'Rt, non su dati non aggiornati"

Il direttore del reparto malattie infettive di Cisanello precisa: "I 21 parametri soffrono di eccessiva fissità. Siamo come quel difensore che decide di inseguire l’attaccante una volta che è già scattato: non lo prende più"

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Intervistato dal Corriere Fiorentino, Francesco Menichetti, direttore del reparto di malattie infettive all’Azienda ospedaliero universitaria di Pisa, ha spiegato i motivi per cui, nonostante le misure di prevenzione adottate dal governo, si sta rialzando la curva dei contagi da covid:

Professor Menichetti, i dati dell’epidemia in Toscana peggiorano?

«Sì. È una tendenza non molto marcata, ma l’Rt è in crescita. Per garantire con una certa stabilità riaperture fondamentali, come quelle delle scuole, servirebbe un indice che scende e che è vicino a 0,5».

Se a ogni alleggerimento delle restrizioni aumenta il contagio, significa che andremo avanti per mesi con l’alternanza dei colori, senza poter garantire stabilmente le aperture?

«Sì, ed è la conseguenza di un sistema centralizzato, quello della cabina di regia del governo, che decide i colori delle regioni sulla base di 21 parametri che soffrono di eccessiva fissità e che sono legati a dati non aggiornati. Siamo come quel difensore che decide di inseguire l’attaccante una volta che è già scattato: non lo prende più. Invece dovremmo basarci su dati più aggiornati e intervenire in modo più puntuale».

E come è possibile farlo?

«Servirebbe analizzare il numero dei contagi e l’Rt, il parametro principe. Il numero degli infetti è un indicatore di medio periodo che ci dà solo il risultato di una situazione già avvenuta, ma l’Rt invece è possibile calcolarlo quasi in diretta e in territori circoscritti, sui quali si potrebbe intervenire di volta in volta».

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