
È un’iniziativa di sensibilizzazione quella presentata stamani dalla sindaca di Figline e Incisa Valdarno, Giulia Mugnai, dall’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Cavriglia, Sonia Tognazzi, e dall’assessore alle Politiche sociali del Comune di Reggello, Adele Bartolini, insieme alla presidente di FarmaValdarno, Silvia Gori, ad Alessandro Camiciotti e ad Arianna Bagiardi, membri del cda, in occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna.
Da oggi al 5 aprile, infatti, in tutte le farmacie comunali dei tre enti, gestite da Farmavaldarno, così come gia è stato deciso di fare nel Comune di Pontassieve, i prodotti igienici femminili essenziali (assorbenti e coppette mestruali) saranno venduti a prezzo scontato, in modo da sensibilizzare i cittadini all’urgenza di abbattere la tassazione su questi beni essenziali.
Al momento, infatti, in Italia sono in vigore tre aliquote Iva: 4% (aliquota minima, applicata alle vendite di generi di prima necessità); 10% (aliquota ridotta, applicata a determinati prodotti alimentari, a particolari operazioni di recupero edilizio e ai servizi turistici): 22% (aliquota ordinaria, per tutto il resto).
Per i prodotti igienici femminili, però, si applica l’aliquota ordinaria, al 22%, nonostante costituiscano un bene primario. In attesa, quindi, di un provvedimento nazionale, per un mese nelle farmacie questi prodotti saranno venduti a prezzo scontato, ad un costo corrispondente all’applicazione dell’Iva al 4% anziché al 22%.
La differenza di costi sarà coperta da Farmavaldarno.
“Oggi si celebra la giornata internazionale dei diritti della donna – hanno commentato la sindaca Mugnai e gli assessori Bartolini e Tognazzi – e, per l’occasione, abbiamo pensato di lanciare questa iniziativa nelle farmacie comunali, affinché a tutti i livelli si cominci a prendere consapevolezza del fatto che tassare beni essenziali al 22% rappresenta un’iniquità legalizzata. In un periodo storico in cui, come ci dimostrano i dati nazionali, a pagare le conseguenze economiche della pandemia sono in primo luogo i giovani e le donne, questo mese di sensibilizzazione vuole essere anche un modo per dimostrare la nostra vicinanza alle categorie più colpite, con questo piccolo segnale di aiuto economico e auspicando che, a livello nazionale, si possa fare questo e altro per tutelare i diritti di tutti i cittadini”.