6 APR 2025
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Vicchio ricorda Felicani. Era delle Caselle il 'difensore' di Sacco e Vanzetti

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Vicchio ricorda Felicani. Era delle Caselle il 'difensore' di Sacco e Vanzetti Vicchio ricorda Felicani. Era delle Caselle il 'difensore' di Sacco e Vanzetti © n.c.
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Era originario delle Caselle, a Vicchio, l’ideatore e principale animatore del comitato che per sette anni si mobilitò in difesa di Bartolomeo Vanzetti e Nicola Sacco, negli Stati Uniti. Si chiamava Aldo Felicani, e il 30 novembre Vicchio lo ricorda in occasione della Festa della Toscana; con la proiezione gratuita del film ‘Sacco e Vanzetti’. E non è finita, perché in Consiglio Comunale sarà presentata una mozione per chiedere di intitolargli una via nel comune mugellano.

Aldo Felicani era nato nella frazione di Caselle il 15 marzo 1891, ed era emigrato nel 1914 negli Stati Uniti. Dove divenne uno dei maggiori esponenti dell’anarchismo; e legò indissolubilmente il suo destino a quello dei due anarchici Sacco e Vanzetti. Condannati a morte nel 1921 per un delitto probabilmente non commesso, assassinati sulla sedia elettrica il 27 agosto 1927.

E in suo ricordo il 30 novembre Vicchio, in occasione dell’anniversario dell’abolizione della pena di morte ad opera del  Granducato di Toscana nel 1786 (ricorrenza ricordata dalla Festa della Toscana) illuminerà il monumento a Giotto e proietterà (teatro Giotto, ore 21) il film "Sacco e Vanzetti" di G. Montaldo (ingresso gratuito). Proiezione preceduta da un'introduzione sulla figura di Aldo Felicani a cura di Bruno Confortini. Felicani, come detto, fu uno dei principali animatori del comitato, e anche dopo la morte dei due anarchici, continuò a battersi per la memoria di Sacco e Vanzetti. Oggi la Bilbioteca civica di Boston - città dove Felicani svolse la sua attività politica e civile -  raccoglie il suo prezioso archivio.

 

Aldo Felicani, detto Aldino, nacque a Vicchio, nella frazione di Caselle, il 15 Marzo 1891 da Torquato Felicani di Sant’Agata Bolognese e Vittoria Casini di Vicchio. A 15 anni lasciò Vicchio in seguito alla morte della madre Vittoria trasferendosi con il padre a Sant’Agata Bolognese, a casa dei fratelli di Torquato. Lì trovò un ambiente aperto al nuovo che avanzava nella società italiana. La casa degli zii era infatti frequentata da esponenti di spicco del socialismo romagnolo e il giovanissimo Aldino aderì al movimento anarchico. Dopo arresti e varie condanne , ricercato, nel 1914 decise di emigrare clandestinamente, prima in Francia, poi negli Stati Uniti, dove, nel giro di pochi anni, diventò uno dei massimi esponenti dell’anarchismo statunitense e legò il suo nome alla nota vicenda di due anarchici italiani immigrati in Usa, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, vittime della caccia alle streghe di quegli anni  contro i “rossi” e gli immigrati, la cui storia fece subito il giro del mondo.

Nelle foto: manifestazioni in favore di Sacco e Vanzetti (in alto) e Aldo Felicani (qui sopra).

 

 

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