
Quest’anno com’è noto, nel contesto storico più vicino a noi, ricorre il centenario (1922) della cacciata da parte dei fascisti del sindaco democraticamente eletto nelle file del Partito Socialista Italiano, Pietro Caiani (1881), ricordato come “Pietro di Bubbolino”, artigiano barbiere, un personaggio che è rimasto nel cuore di tanti borghigiani, se è vero com’è vero, dopo tanti anni dalla sua scomparsa (1959), che è ancora nel cuore e nella mente di tanti concittadini, di una certa età ovviamente, per il naturale corso della vita.
Nella circostanza del centenario della sua abdicazione come primo cittadino di Borgo San Lorenzo, un comitato appositamente costituito sotto l’egida dell’amministrazione comunale, in attesa della pubblicazione di un libro, ha organizzato un convegno a Villa Pecori Giraldi, sabato prossimo 5 novembre 2022, (ore 9,30–13) denominato “La tempestosa trasformazione – Società e politica nel Mugello dalla Grande Guerra al fascismo - in onore di Pietro Caiani, primo sindaco socialista di Borgo San Lorenzo.
Saranno relatori dopo i saluti istituzionali di Cristina Becchi, vice sindaco e Laura Taronna, presidente del consiglio comunale, Massimo Biagioni, (Pietro Caiani 1881-1959 - l’uomo, il socialista, il sindaco); Fabio Bertini (Società ed economia nel Mugello dalla fine dell’800 al fascismo); Antonio Margheri (gli esordi, la Grande Guerra e lo sviluppo socialista nel Mugello); Matteo Baragli (Movimento cattolico, Partito Popolare e Leghe Bianche nel Mugello- 1919/1922); Felice Bifulco (Le voci di ieri – video); Giulia Barbugli (I risultati elettorali del dopoguerra 1919-1923 e i nuovi protagonisti della politica locale); Adriano Gasparrini ( i socialisti al governo dei comuni e i problemi dei bilanci); Leonardo Romagnoli (La marcia del fascismo mugellano).
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Questo convegno ha il patrocinio della Regione Toscana, del comune di Borgo San Lorenzo e della sezione dell’Anpi di Borgo San Lorenzo. La cittadinanza è gentilmente invitata. Pubblichiamo a corredo un articolo del nostro Amilcare Giovannini, che scrisse dopo un anno dalla scomparsa di Pietro Caiani. Una splendida parentesi umana, civile, sociale. Una grande emozione rileggerlo dopo quasi 65 anni!! Lo consigliamo ai relatori.